La Serie A è tornata finalmente al completo. La Juve grazie alla vittoria sul Bologna ha allungato il distacco dalla seconda in classifica, la Lazio, che ha perso 2-3 contro una super Atalanta. Bene la Roma, Napoli e Milan alla ripresa, mentre il Sassuolo ferma l’Inter a San Siro con un pirotecnico 3-3. Di seguito riportiamo commento e pagelle delle partite delle sei big italiane in questa nuova rubrica targata Ok Calciomercato, che abbiamo deciso di chiamare “invasione di campo”.
Juve a +4 grazie ad un Dybala brillante: finisce 0-2 al Dall’Ara
Una Juventus vincente quella uscita dal dall’Ara. Dopo i due pareggi scialbi, conditi dalla sconfitta ai rigori in Coppa Italia, i bianconeri riprendono la propria corsa in campionato vincendo per 2-0 contro un arcigno e mai domo Bologna. I marcatori sono i due terminali offensivi della squadra di Sarri, Cristiano Ronaldo (su rigore) e Paulo Dybala. Quest’ultimo a segno con uno strepitoso sinistro da fuori l’area di rigore, dopo uno squisito assist di tacco di un redivivo Bernardeschi. Prossimo avversario per i bianconeri è il Lecce, per continuare la marcia verso la conquista della Serie A.
Pagelle: Sczeszny 6, Cuadrado 6.5, de Ligt 6.5, Bonucci 6.5, De Sciglio 6 (Danilo 4.5), Bentancur 6, Pjanic 5.5 (Ramsey 5.5), Rabiot 5.5 (Matuidi 6), Bernardeschi 7, Dybala 6.5 (Douglas Costa 5.5), Cristiano Ronaldo 6. All. Sarri 6
(di Fabiano Gasparini)
Il Milan a valanga a Lecce: è 1-4
Al Via Del Mare di Lecce il Milan batte un colpo, imponendo gioco e conseguendo un risultato largo, frutto anche di un atteggiamento, sopratutto nella prima frazione, abbastanza remissivo da parte dei padroni di casa. Senza Ibrahimovic il Milan sa vincere. E forse questa è una notizia. Lo fa con un Bonaventura in spolvero, con il solito Theo Hernandez spina nel fianco della difesa avversarie e con un Rebic indirizzo di gioco e fonte per i compagni di appoggio. Un segnale il Milan lo doveva dare e lo ha dato, sperando che il successo contro il Lecce sia il preludio di un finale di stagione che, calendario alla mano, non è del tutto semplice, anzi ostico e pieno di incontri ravvicinati e quasi proibitivi: si inizia con la Roma e poi filotto con Lazio, Juventus e Napoli. Il Milan, a parte l’incontro con imminente di San Siro contro i giallorossi, però potrà contare su Ibrahimovic ed è forse questo che fa dormire sonni più tranquilli ai tifosi per consentire di sperare in un posto in Europa. Il Milan a Lecce ha dimostrato, lo si attende in altri lidi e contesti più importanti. Staremo a vedere.
Pagelle: Donnarumma 6, Conti 5.5, Kjaer 6.5 (Gabbia 5.5), Romagnoli 6.5, Hernandez 6.5, Kessie 6 (Paqueta SV), Bennacer 6, Castillejo 7 (Salemekeers 6), Bonaventura 7 (Biglia SV), Calhanoglu 7, Rebic 7 (Leao 6.5). All. Pioli 6.5
(di Antonio Di Cello)
Verona sprecone e il Napoli ne approfitta: 0-2 al Bentegodi
Il Napoli di Gattuso continua a vincere e a convincere. Finisce 0-2 per gli azzurri allo stadio Bentegodi, contro un Hellas Verona, grande sorpresa dell’attuale Serie A, mai domo. Una vittoria che conferma la grande solidità acquisita dai partenopei sotto la gestione Gennaro Gattuso: il Napoli ha dimostrato ancora una volta di saper soffrire e di saper far male all’occorrenza con una cinicità raramente mostrata prima. A sbloccare il match ci pensa l’incornata vincente di Milik su calcio d’angolo; a chiudere i conti si presenta, un po’ a sorpresa, Hirving Lozano, ancora su calcio d’angolo. Da menzionare infine una bellissima notizia in casa Napoli: il ritorno sui campi da gioco di Faouzi Ghoulam, artefice anche dell’assist del definitivo 2-0 per gli azzurri.
Pegelle: Ospina 6, Di Lorenzo 6, Maksimovic 6, Koulibaly 6.5, Hysaj 6 (Ghoulam 6.5), Allan 5.5 (F. Ruiz 6), Demme 5.5 (Lobotka 6), Zielinski 6.5, Politano 5.5 (Lozano 6.5), Milik 6.5 (Mertens 6), Insigne 6. All. Gattuso 6.5
(di Emanuele Cardella)
Il Sassuolo ferma l’Inter: pirotecnico 3-3 a San Siro
Pareggio che profuma di sconfitta per l’Inter in casa contro il Sassuolo. La gara di San Siro finisce con un rocambolesco 3-3 con i nerazzurri che vengono raggiunti nel finale dal gol in mischia di Magnani. Evidenti passi indietro per i ragazzi di Conte che non confermano le buone prestazioni messe in mostra con Napoli, in Coppa Italia, e Sampdoria. Pronti via, gli emiliani vanno in vantaggio con Caputo, poi il solito Lukaku e Biraghi ribaltano il risultato. Nella ripresa, Berardi pareggia dal dischetto e Borja Valero trova il nuovo vantaggio su assist di Candreva. La beffa arriva al minuto 89 con il gol di Magnani. L’Inter si allontana dalla vetta e molto probabilmente dice addio al sogno Scudetto. L’assenza di Brozovic in mezzo al campo è troppo pesante, Gagliardini non riesce a dettare i tempi di gioco come il croato. Squadra lunga e disattenta che interpreta male, specialmente in fase difensiva, un match fondamentale. Restano dubbi e punti interrogativi per Conte: ad esempio, come ha fatto Gagliardini a prendere la traversa a porta vuota?
Pagelle: Handanovic 6, Skriniar 5.5, Ranocchia 5.5 (De Vrij 5.5), Bastoni 5.5, Moses 5.5 (Candreva 6), Gagliardini 4.5, Borja Valero 6, Biraghi 6.5 (Young 4.5), Eriksen 6 (Agoume 6), Sanchez 6 (Lautaro Martinez 6), Lukaku 6.5. All. Conte 5.5
(di Edoardo Zeno)
Lazio sconfitta da una super Atalanta: è 3-2
Una Lazio molto deludente quella che perde sul campo dell’Atalanta. Nonostante la gara si metta subito in discesa per gli aquilotti che vanno in vantaggio dopo appena 5 minuti grazie all’autogol di de Roon e raddoppiano subito dopo, al 10′, grazie alla gran botta dalla distanza di Milinkovic-Savic. Da quel momento la Lazio scompare dal campo, lasciando spazi ed opportunità alla Dea. La squadra di Inzaghi subisce sul finire del primo tempo il gol di Gosens. Al 66′ il pareggio con il bolide imparabile di Malinovsky e all’80’ per il definitivo 3-2 di Palomino, grazie ad un tremendo errore di Strakosha. La Lazio fallisce quindi la ripartenza del campionato, lasciando la possibilità alla Juve di una piccola fuga (+4). Una gara davvero brutta e incolore per i ragazzi di Inzaghi, che anzi, nonostante la sconfitta hanno comunque ottenuto più di quanto meritato. Squadra senza idee e senza gioco, Immobile assente ingiustificato, Strakosha disattento. L’unico più in palla è Milinkovic-Savic, che supera di poco la sufficienza. Dov’è finita la Lazio che ha fatto sognare mezza Roma fino a pochi mesi fa?
Pagelle: Strakosha 4, Patric 5, Acerbi 6, Radu 5.5 (Bastos 5.5), Lazzari 6, Milinkovic-Savic 6.5, Cataldi 5.5 (Parolo 5), Luis Alberto 6 (André Anderson 5.5) Jony 5.5 (Lukaku 5), Correa 6 (Caicedo 5.5) Immobile 5. All. Inzaghi 5.5
(di Christian Poliseno)
La Roma è Dzeko-dipendente: 2-1 all’Olimpico contro la Samp
La Roma è Dzeko. In questa frase si racchiude la prestazione dei giallorossi post coronavirus. Al primo tempo la Sampdoria passa addirittura in vantaggio grazie ad una rete di Gabbiadini su passaggio sbagliato di Diawara e dormita di Ibanez. Solamente nei secondi quarantacinque minuti si vede la vera Roma: Fonseca toglie i peggiori in campo (Diawara, Bruno Peres e Pastore) e mette dentro Zappacosta, Pellegrini e Cristante. Inutile dire che la musica cambia, anche perché peggio non si poteva fare. Proprio su un grande assist del numero 7 giallorosso (Pellegrini ndr) che Dzeko trova il gol-capolavoro del pareggio. Venti minuti dopo la squadra della Capitale trova la rete che ipoteca la vittoria, sempre grazie al bomber bosniaco. La Roma ottiene la terza vittoria consecutiva e sale a 48 punti.
Pagelle: Mirante 6, Kolarov 6, Ibanez 6, Smalling 6, Bruno Peres 5 (Zappacosta 6.5), Diawara 4.5 (Cristante 6.5), Veretout 6, Mkhitaryan 6.5 (Kalinic SV), Pastore 5.5 (Pellegrini 6.5), Carles Perez 5.5 (Under 6), Dzeko 8. All. Fonseca 6
(di Matteo Celletti)