32esima giornata Serie A, invasione di campo: l’Inter è seconda, la Juve si salva grazie ai falli di mano

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Una 32esima giornata di Serie A di ricca di emozioni. La Lazio cade clamorosamente in casa contro il Sassuolo e l’Inter, grazie alla vittoria sul Torino, diventa seconda in classifica. Juve si salva grazie ai falli di mano contro l’Atalanta e la Roma torna a vincere senza subire gol. Lo scontro tra titani, NapoliMilan, termina con un pareggio.

Lazio: addio scudetto

Addio, addio, amici addio, noi ci dobbiamo lasciare. È questo il riassunto del rapporto tra il sogno scudetto e i tifosi laziali. I biancocelesti arrivano definitivamente al capolinea contro il Sassuolo. Terza sconfitta consecutiva per la Lazio e giochi definitivamente chiusi per la vittoria finale. Non perché la matematica consegni lo scudetto nelle mani della Juventus, anzi, mancano ancora diversi punti, ma la Lazio non è più riuscita a rialzarsi. È finita in una spirale di sconfitte e brutte prestazioni. Dal punto di vista fisico la squadra non c’è più, da quello mentale appare sfinita. Non c’è gioco, non ci sono cambi e non c’è più la difesa soprattutto. 12 gol subiti in 6 partite dalla ripresa, 2 per ogni gara. 6 le reti segnate…troppo poco. La Lazio quindi si arrende al suo destino e dovrà affrontare le ultime 6 gare trovando le motivazioni per continuare. Continuare in campionato che la Lazio non può più vincere. Adesso è solo la Juve che può perderlo.

La gara contro il Sassuolo sembra la replica di quella con il Lecce. Lazio sotto dopo pochi minuti e gol annullato dal VAR. La squadra si riprende un attimo, segna e poi sparisce. Al gol molto fortunoso di Luis Alberto risponde nel secondo tempo il giovane Raspadori, alla sua prima partita da titolare (qui trovate la sua storia). Quando per una volta sembra che almeno un punto per difendere il secondo posto possa essere portato a casa, c’è il tap-in vincente da 0 metri di Ciccio Caputo. Risulato finale: Lazio 1 Sassuolo 2. La prossima gara sarà mercoledì contro l’Udinese. Vedremo cosa succederà

Pagelle: Strakosha 4.5; Bastos 5, Acerbi 5.5, Radu 5.5 (dal 83′ Vavro sv); Lazzari 6, Milinkovic-Savic 5 (dal 67′ Lucas Leiva 5), Parolo 5, Luis Alberto 6.5 (dal 83′ Adekanye sv), Lukaku 5 (dal 46′ Jony 5.5); Caicedo 5 (dal 61′ Cataldi 5.5), Immobile 5. All. Inzaghi 5.5

(di Christian Poliseno)

Il meccanismo Roma ricomincia a girare?

Una bella Roma vince e porta a casa i tre punti (con tre gol) al Rigamonti contro il Brescia. Sicuramente una partita che non doveva essere sottovalutata e Fonseca si è fatto trovare pronto, stavolta azzeccando praticamente tutte le scelte. Buona anche la prestazione di Kalinic al posto di un Dzeko al riposo ma che entra nell’ultimo quarto d’ora in cui si mangia un gol a porta praticamente sguarnita. Nota di merito a Bruno Peres che tiene bene la fascia sia in fase offensiva che difensiva.

La ciliegina sulla torta, però, è il ritorno al gol di Zaniolo che, appena entrato in campo, ha mostrato di essere il più forte tecnicamente in campo nonostante non sia ancora al 100% della forma fisica e mentale. Non benissimo Pellegrini che, diciamocela tutta, non si è ancora ripreso dalle brutte prestazioni collezionate prima del lockdown per coronavirus. Tutto sommato la Roma ottiene tre punti importanti e tiene la porta inviolata, cosa che non accadeva dal 23 febbraio scorso contro il Lecce.

Pagelle: Mirante 6.5, Mancini 6 (Spinazzola SV), Ibanez 7, Fazio 6.5; Bruno Peres 6.5, Diawara 6, Veretout 6 (Perotti 6.5), Kolarov 6; Carles Perez 6.5 (Villar 6), Pellegrini 5.5 (Zaniolo 7), Kalinic 6.5 (Dzeko 6). All. Fonseca 7

(di Matteo Celletti)

La Juventus agguanta l’Atalanta dal dischetto: ora è a +8 sulle inseguitrici

Un pareggio che vale come vittoria. Questo è ciò che porta a casa la Juventus dopo il due a due interno contro l’Atalanta di Gasperini. Una partita difficile, dura ed estenuante, quasi un’agonia per i tifosi bianconeri. Infatti, dopo i primi 10 minuti di buona intensità da parte della squadra di Sarri, I bergamaschi escono fuori dominando letteralmente i bianconeri, trovando il goal con Zapata. Padroni di casa totalmente in balia dell’avversario, situazione che non si vedeva dai tempi della sfida di Champions con l’Ajax e con il Bayern nel lontano 2013. Quasi come a far sembrare che la partita non fosse stata preparata per niente. Presente solamente qualche sortita offensiva creata da giocate singole dei campioni, che fosse Dybala o Ronaldo.

Nel secondo tempo la squadra di Sarri entra in campo un po’ più convinta dei propri mezzi, trascinata dal carisma e garra di Bentancur in mezzo al campo, anche se pare evidente come il gioco fosse molto casuale ed approssimativo. Gioco che però porta alla conquista di un calcio di rigore, realizzato da Cristiano Ronaldo. L’Atalanta trova il nuovo vantaggio a 10 minuti dalla fine con Malinovskyi, bravo a sfruttare una palla recuperata sulla trequarti juventina. Quando tutto sembra perduto ecco che al 90′ un nuovo rigore, anche questa volta netto, viene assegnato alla Juventus. Cristiano Ronaldo trasforma nuovamente, lasciando il risultato finale sul 2-2. Pareggio che vale letteralmente come l’oro per madama, dato che con gli scontri diretti l’Atalanta dovrebbe recuperare 10 punti per conquistare lo scudetto. Era fondamentale non perdere, e con un po’ di fortuna i bianconeri ci sono riusciti. Testa al Sassuolo ora.

Pagelle: Szczesny 5.5, Cuadrado 6, Bonucci 5.5, de Ligt 6, Danilo 5 (Alex Sandro 6); Rabiot 6, Bentancur 7, Matuidi 5 (Ramsey 4.5); Bernardeschi 4 (Douglas Costa 5.5), Dybala 6 (Higuain 5), Ronaldo 7. All. Sarri 4.5

(di Fabiano Gasparini)

Il VAR ferma un buon Napoli: finisce 2-2 al San Paolo contro il Milan

Il Napoli ritorna tra le mura amiche del San Paolo e sfida il Milan. Il risultato finale di 2-2 non premia nessuna delle due squadre, tra le più in forma della Serie A al momento, e favorisce la Roma che allunga su entrambe. Una partita bella e divertente che non delude le aspettative e che lascia un po’ di amaro in bocca, soprattutto tra le fila partenopee.

Il Napoli di Gennaro Gattuso, grande ex di giornata, inizia subito forte e fa la partita. A passare in vantaggio in quel di Fuorigrotta sono i rossoneri che trovano il gol con uno straripante Theo Hernandez. Il vantaggio del Milan dura poco perché 15 minuti più tardi Giovanni Di Lorenzo approfitta di una respinta sbagliata di Donnarumma (impeccabile fino a quel momento) ed insacca in rete. Il Napoli ritrova fiducia e velocità di manovra ed al 60′ passa in vantaggio con il solito Dries Mertens, imbeccato in aria da un inesauribile Callejon. Al 73′ poi La Penna, in pessimo stato di forma, decreta un fallo da rigore di Maksimovic su Bonaventura. Nonostante il serbo colpisca prima il pallone, il VAR conferma. Kessié dal dischetto sigla il definitivo 2 a 2. Lo stesso VAR non richiama poi l’arbitro per due episodi da rigore per il Napoli nel finale di gara.

Pagelle: Ospina 5.5; Di Lorenzo 6, Maksimovic 6.5, Koulibaly 7, Mario Rui 6.5; Fabian Ruiz 6 (Elmas 5.5), Lobotka 6 (Demme 5.5), Zielinski 6; Callejon 7 (Politano 5.5), Mertens 6.5 (Milik 5), Insigne 6 (Lozano 5.5). All. Gattuso 5.5

(di Emanuele Cardella)

Il Milan continua la sua corsa verso l’Europa

Milan che chiude un trittico importante di partite con un pareggio al San Paolo che sta pure stretto a Pioli e squadra. Milan squadra più in forma del campionato, insieme a Sassuolo e Atalanta: questo dicono i numeri e chiudere da imbattuti un piccolo rush con Lazio, Juventus e Napoli con 7 punti all’attivo, 9 gol realizzati e 4 subiti è da squadra assolutamente in salute.

Ciò non significa che il treno per l’Europa League è già partito:c’è ancora tanto, tanto da lavorare e sudare e dietro la concorrenza freme. Questo Milan però dovrà stringere e chiudere per l’Europa, e dovrà, se è quello visto in questo trittico puntare al miglior piazzamento possibile: il quinto posto deve diventare obiettivo primario. Senza se e senza ma.

Pagelle: Donnarumma 5; Conti 6, Kjaer 6.5, Romagnoli 6, Hernandez 7; Kessie 7, Bennacer 6; Paquetà 5 (Saelemaekers 5. 5), Calhanoglu 6 (Bonaventura 7), Rebic 6.5 (Krunic sv); Ibrahimovic 5.5 (Leao 6). All. Pioli 6.5

(di Antonio Di Cello)

L’Inter in rimonta sul Torino: Lazio agganciata al secondo posto

L’inter risponde come meglio non poteva: con i fatti e con la prestazione. Buona prova di carattere per i nerazzurri che battono 3-1 il Torino in rimonta. La sblocca Belotti che sfrutta una papera incredibile di Handanovic. Forse la società avrebbe dovuto sottoporre all’alcool test. Nella seconda frazione, i ragazzi di Conte la ribaltano con Young, Godin e Lautaro Martinez (che abbia finalmente lasciato da parte le voci di mercato?). Doppio colpo per l’Inter che in una volta sola supera l’Atalanta e aggancia la Lazio al secondo posto.

L’obiettivo scudetto resta praticamente impossibile, la Juventus dista 8 lunghezze,ma sarebbe importante chiudere il campionato nel migliore dei modi. L’assenza di Lukaku non si fa sentire, Sanchez sembra tornato quello di Udine, Brozovic torna a dettare i tempi a centrocampo e Godin azzecca una delle poche partite stagionali. La domanda che si fanno tutti i tifosi nerazzurri in questo momento è: “ma Eriksen è tanto peggio di Borja Valero?”

Pagelle: Handanovic 5, Godin 6.5 (Skriniar sv), De Vrij 6, Bastoni 6.5, D’Ambrosio 6 (Candreva 6), Gagliardini 5.5, Brozovic 6.5, Young 6.5 (Biraghi 5.5), Borja Valero 5.5, Sanchez 7, Lautaro Martinez 6.5 (Eriksen sv) All. Conte 6

(di Edoardo Zeno)