38esima giornata Serie A, invasione di campo: Inter su, alla prova finale cadono Lazio e Atalanta

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Un’ultima giornata ricca di gol e di spettacolo. Abbiamo tenuto il fiato sospeso fino all’ultimo secondo per lo sprint tra Inter, Atalanta e Lazio. Alla fine i più grandi applausi vanno all’Inter, che si guadagnano il titolo di “primi dei perdenti”. Cade l’Atalanta proprio contro gli uomini di Conte, così come cadono i ragazzi di Inzaghi contro il Napoli. Bella vittoria nel segno di Ibrahimovic per il Milan che ne fa 3 al Cagliari. Ne fa 3 anche la Roma, rivale della Juventus. I giallorossi dopo 10 anni sfatano il taboo Juventus Stadium (sempre sconfitti in tutti i precedenti in questo stadio) mentre la Juve, se ha intenzione di giocare contro il Lione con questo atteggiamento, forse è meglio che non si presenti. Per l’ultima volta in questa stagione quindi, ecco i nostri commenti e le nostre pagelle.

La Roma chiude in bellezza: Juve travolta 1-3

La Roma chiude in bellezza l’ultima giornata di Serie A vincendo all’Allianz Stadium contro la Juventus per 3-1. Come anticipato alla vigilia, la squadra di Fonseca ha messo in campo le seconde linee per far riposare i titolari in vista del Siviglia con l’eccezione di Zaniolo e Smalling. Il primo ha giocato per accumulare altri minuti nelle gambe e il secondo è sceso sul terreno di gioco con la maglia giallorossa probabilmente per l’ultima volta: il riscatto del difensore inglese, infatti, sembra ancora lontano e non compatibile con le richieste del Manchester United.

Nel finale di gara spazio anche a tre figure che da dopo il lockdown hanno trovato pochissimo spazio: Santon, Juan Jesus e Under. Insomma, a livello di gestione una partita perfetta da parte del tecnico portoghese che è riuscito a tenere 3/4 della rosa con 90 minuti nelle gambe in vista della sfida imminente di Europa League. Non era facile ed è un merito che gli va riconosciuto. Nota di merito per il giovanissimo esordiente Calafiori, a cui è stata annullata una rete e che ha guadagnato il rigore poi trasformato da Perotti.

Pagelle: Fuzato 6; Fazio 6, Smalling 7, Ibanez 6.5 (Juan Jesus 6); Zappacosta 6.5, Cristante 6 (Santon 6), Villar 6.5, Calafiori 7 (Bruno Peres 6); Zaniolo 8 (Under 6.5), Perotti 7.5 (Kluivert SV); Kalinic 7. All. Fonseca 8

(di Matteo Celletti)

Questa non è Juve, ora solo testa al Lione

Spina staccata. Non si spiega altrimenti l’ennesima figuraccia rimediata dalla Juventus nel corso di questo post lockdown.
43 gol subiti in totale nel campionato, dato che se confrontato con la normalità fa venire i brividi. Idem per le sconfitte, ben 7.

Stavolta la giustiziera dei bianconeri è la Roma, che riesce a sfatare il tabù Stadium dopo 9 anni e infrange il record di imbattibilità interna che la squadra di Sarri deteneva dal 2018.
Buona prova di qualche under 23, per il resto nulla da valutare. Basti pensare che la Juventus è Campione d’Italia per un singolo punticino sull’Inter di Conte. “Horto Muso” avrebbe detto Max Allegri.

Pagelle: Szcezscny 6 (Pinsoglio 6); Danilo 4, Rugani 4, Bonucci 5.5 (Demiral 6), Frabotta 6.5; Rabiot 6 (Ramsey 5.5), Muratore 6, Matuidi 5; Bernardeschi 5 (Olivieri 6), Higuain 6.5 (Vrioni SV), Zanimacchia 6. All. Sarri 5.5.

(di Fabiano Gasparini)

Il Napoli si esercita per Barcellona e fa 3-1 alla Lazio

L’ultima di campionato per il Napoli non poteva essere che in preparazione alla gara della prossima settimana contro il Barcellona. L’impegno al Camp Nou deciderà la stagione e gli uomini di Gattuso faranno di tutto per dare del filo da torcere ai blaugrana di Setien. Così la Lazio in visita al San Paolo è stata ‘sfruttata’ in un certo senso per preparare il match di Champions League, con anche ottimi risultati.

L’intento di mister Gattuso si era capito già dalle formazioni ufficiali: dentro tutti i titolarissimi e nessun turno di riposo per alcun giocatore. Intento confermato poi dalla gara: il Napoli basso ad aspettare e la Lazio a provare ad imporre il proprio gioco. Una tattica che per la maggior parte delle volte si è dimostrata vincente quest’anno per gli azzurri, i quali riescono a trovare subito la rete del vantaggio con un bel gol di Fabian Ruiz al 10′. Allo spagnolo risponde per la Lazio il solito Ciro Immobile al minuto 22. Il Napoli comunque si fa sempre più pericoloso con il passare dei minuti ed al minuto 55 trova il vantaggio con Insigne dal dischetto. Ci pensa poi Politano a chiudere la partita all’ultimo secondo siglando il definitivo 3-1.

Pagelle: Ospina 6; Di Lorenzo 6, Manolas 5.5, Koulibaly 6, Mario Rui 6.5 (Ghoulam 6); Zielinski 6 (Elmas SV), Lobotka 6.5 (Demme SV), Fabian Ruiz 6.5; Callejon 10 (Lozano SV), Mertens 7, Insigne 6.5 (Politano 6.5). All. Gattuso 6.5

(di Emanuele Cardella)

Lazio, ti sciolta all’ultimo. Solo applausi per Immobile

L’ultima uscita stagionale per i ragazzi di Inzaghi è un altro buco nell’acqua. A Napoli contro i partenopei arriva un’altra sconfitta. La quinta nelle ultime 9 gare. La Lazio parte subito male, dopo 10 minuti è già sotto grazie al gol di Fabian Ruiz. Al minuto 22 pareggia Immobile. L’attaccante laziale va quindi a quota 36 gol in campionato (eguagliato il record di Higuain quando era in maglia napoletana) e vince la in scioltezza la Scarpa d’Oro, staccando Lewandowski a 34 e Cristiano Ronaldo a 31. Bravo Ciro, complimenti. Oggi ti meriti anche un paio di voti in più.

Nel secondo tempo, ancora dopo 10 minuti va di nuovo avanti il Napoli, dal dischetto con Insigne. A chiudere la partita c’è poi il gol di Politano per il definitivo 3-1. Una Lazio sfinita quella che finisce questo campionato, arrivata in fondo senza energie. Troppo dispendioso questo tour de force con i pochi giocatori della rosa laziale. Adesso c’è da pensare alla prossima stagione, cercando di tenere i big e soprattutto di incrementare numericamente la rosa dato che il prossimo anno la Lazio giocherà su 3 fronti diversi (e snobbare la Champions League nella stessa maniera con cui si è snobbata l’Europa League quest’anno di certo non è la strada giusta). Ora riposo per i calciatori e duro lavoro per i dirigenti. E ancora complimenti per Immobile.

Pagelle: Strakosha 5; Patric 5.5 (dal 63′ Vavro 5.5), Luiz Felipe 5, Acerbi 5 (dal 63′ Bastos 5); Lazzari 5.5 (dal 83′ Lukaku sv), Milinkovic-Savic 5.5, Parolo 5 (dal 87′ Andrè Anderson sv), Luis Alberto 6.5, Marusic 6.5; Correa 6 (dal 87′ Adekanye sv), Immobile 9. All. Inzaghi 6

(di Christian Poliseno)

Il Milan chiude in bellezza: 3-0 al Cagliari e fiducia nel prossimo anno

Il campionato dal coronavirus in poi avrebbe un vincitore diverso dalla Juventus: proprio il Milan di Stefano Pioli che dal rientro non ha praticamente mai pero. Unica squadra imbattuta i rossoneri, infatti, in Serie A dalla ripresa. Ed è proprio quello che si è visto dopo di essa che fa ben sperare per l’anno prossimo. Da queste partite Pioli si è guadagnato la riconferma e con lui anche probabilmente Zlatan Ibrahimovic, protagonista (nel bene e nel male) anche nella serata di San Siro contro il Cagliari. Nel male perché si fa ipnotizzare da Cragno sul rigore fallito, e nel bene visto che poi ha rimediato e ha siglato la rete del 2-0.

Un Milan che chiude il suo campionato in un crescendo clamoroso, da grande squadra, e con tantissime certezze ritrovate che sembravano perdute o mai avute. Calhanoglu, Romagnoli, Kjaer, Theo Hernandez, Rebic, il solito Donnarumma sono le certezze da cui ripartire con Ibrahimovic punto di riferimento e guida per il presente e per il futuro. Per i rossoneri vacanze cortissime perché, tra poco più di 20 giorni, si ricomincia: c’è da preparare il preliminare di Europa League, al quale il Milan vorrà certamente partecipare da protagonista. Così come in campionato. Un plauso, infine per Giacomo “Jack” Bonaventura, all’ultima in rossonero contro il Cagliari, vista la scadenza del contratto, in un addio che ha avuto il sapore amaro delle lacrime e del dispiacere.

Pagelle: Donnarumma 6.5; Calbria 6.5, Kjaer 6.5 (Duarte SV), Gabbia 6.5, Theo Hernandez 6.5; Kessie 6.5, Bennacer 6.5 (Brescianini 6); Castillejo 7.5 (Maldini 6), Calhanoglu 7 (Saelemaekers 6), Leao 7 (Bonaventura 6.5); Ibrahimovic 7. All. Pioli 7.5

(di Antonio Di Cello)

L’Inter espugna Bergamo ed è seconda: ma Conte è una furia

Meglio non si poteva chiudere. L’Inter conclude il campionato al secondo posto grazie alla vittoria sul campo dell’Atalanta. Il match termina 0-2 con le reti, tutte nel primo tempo, di D’Ambrosio e Young. Il gol dell’esterno inglese è di pregevole fattura: slalom gigante e destro a giro sotto l’incrocio alla Del Piero. Grande prestazione di gruppo per i nerazzurri che alla fine concludono a -1 dalla Juve capolista.

Conte stende Gasperini ma nel post partita si scatena. Il tecnico pugliese critica aspramente la dirigenza dell’Inter rea di non essere stata vicino alla squadra durante il campionato. Conte esagera ma i poteri forti della società non hanno preso ancora posizione. Nelle prossime settimane uscirà la verità. Antonio Conte siederà ancora sulla panchina dell’Inter?

Pagelle: Handanovic 6; Godin 7, De Vrij 6.5, Bastoni 6.5 (dal 77′ Skriniar 6); D’Ambrosio 7 (dal 77′ Biraghi) , Barella 7 (dal 90′ Eriksen sv), Brozovic 6.5, Gagliardini 6.5, Young 7.5 (dal 90′ Moses sv); Lukaku 6, Lautaro 6.5 (dal 71′ Sanchez 6). All. Conte 6.5

(di Edoardo Zeno)