Udinese, de Paul: “Futuro? Ho già parlato con club e procuratore. Qui ho scritto la storia”

rodrigo-de-paul

L’Udinese deve la sua anticipata salvezza soprattutto alle giocate di Rodrigo de Paul. Un numero 10 desiderato da parecchi club di Serie A e non, visti i suoi 9 gol e altrettanti assist in 35 presenze. L’argentino ha parlato del suo futuro e di molto altro ai microfoni della Gazzetta dello Sport, lasciando intendere che, molto probabilmente, la prossima stagione potremmo vederlo con una maglia diversa.

rodrigo-de-paul

Una maglia molto speciale

“Il 10 è un numero che mi piace, ma io la vedevo in un altro modo. Totò la sua storia l’aveva fatta e per sempre sarà lui il 10 dell’Udinese. Io volevo scrivere la mia. Quel numero mi dà fiducia. È andato tutto bene, la mia storia è scritta”.

Un futuro già scritto?

“Quel che dovevo dire l’ho detto al club, al procuratore. Ma non so dire di più. Ormai mi sono abituato al fatto che si parli di me. Qui però la gente mi vuole bene e io ora sono il capitano di questa squadra”.

Premier League o Serie A?

“Le guardo tutte. Ma proprio non ci ho pensato. So che ci sono squadre interessate, ma ho in testa domenica”.

L’allenatore

“Il primo giorno in cui Gotti ci allenò me lo ricordo bene. A volte si allontanava per pensare. Gli ho detto subito che gli avrei dato una grande mano. È bravissimo a preparare le partite. Abbiamo fatto un bel percorso insieme. Ci siamo aiutati e ancora oggi vado nel suo ufficio a parlare di quel che amiamo: il calcio”.

L’importanza dei numeri

“I numeri sono importanti. Io ho sempre amato fare gli assist. E fare chilometri. Recuperare un pallone è bellissimo e questo conta. Ecco, se devo dire una cosa, lavoro per migliorarmi e diventare uno che può fare due tipi di ruolo: offensivo e difensivo. Ora penso di essere completo”.