Campagna acquisti della nuova Juventus: primi bilanci ed impressioni

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Da de Ligt a Rabiot, passando per Ramsey, Demiral, Danilo e il ritorno del Pipita Higuaìn. Come la vecchia signora si rinforza per confermare il suo primato, per il nono anno di fila, e dare l’ennesimo assalto alla tanto agognata coppa dalle grandi orecchie?

Aspettative di inizio stagione

Riparte il campionato e riparte la corsa alla Champions: la Juventus, anche quest’anno, parte favorita in serie A e, come ormai da cinque anni, punta a vincere la massima competizione europea.

Il raggiungimento delle due finali di Berlino e Cardiff rappresentano una chiara dimostrazione della forza e della qualità della squadra piemontese. Dall’arrivo di Conte e proseguendo con Allegri, ha dimostrato di poter competere ai massimi livelli europei, crescendo di anno in anno tecnicamente e tatticamente. Negli ultimi cinque anni, alla guida di Allegri, i bianconeri hanno saputo sbaragliare la concorrenza nazionale, trionfando in campionato spesso con diverse giornate di anticipo, e arrivando quasi sempre a giocarsi la conquista della Champions.

Tuttavia, la scorsa stagione, nonostante l’euforia iniziale per l’arrivo del campione portoghese, Cristiano Ronaldo, e l’acquisto di giocatori quali Cancelo e Can, non è riuscita ad andare oltre la conferma del titolo italiano. Da menzionare, anche un’inaspettata eliminazione in Coppa Italia, per mano dell’incredibile Atalanta di Gasperini. Ma ha soprattutto pesato l’eliminazione dalla Champions contro l’Ajax dei giovani Ziyech, Van de beek e De ligt, i quali sono riusciti a ribaltare l’iniziale pronostico a sfavore, dopo il pareggio dell’Amsterdam Arena, che aveva fatto ben sperare la squadra bianconera.

Questa stagione non particolarmente esaltante, condizionata da un gioco spesso statico ha fortemente inciso sulla scelta da parte della dirigenza di un cambio in panchina, mettendo così fine all’era Allegri, e sul successivo ingaggio di Sarri, dopo una stagione nettamente positiva alla guida del Chelsea.

La rivoluzione sarrista

L’incredibile carriera di Sarri merita certamente di essere ripercorsa: dopo essersi licenziato dalla banca presso cui era impiegato, sceglie di seguire la sua grande vocazione, l’allenatore di calcio. Dopo varie stagioni passate alla giuda dell’Empoli, l’allenatore toscano viene ingaggiato dal Napoli. Nella stagione 2017/18 riesce a contendere lo scudetto con la Juventus fino alla penultima giornata, e ad espugnare l’Allianz Stadium.

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La scelta della dirigenza juventina di puntare su Sarri è da ricercare nel suo gioco costantemente offensivo, volto al mantenimento del possesso palla e al coinvolgimento di tutta la squadra alle manovre difensive ed offensive. Caratteristiche che la Juventus di Allegri stentava a mostrare, soprattutto affrontando squadre che fanno del pressing la loro arma migliore. Dunque, ciò che Agnelli spera di ottenere dal tecnico ex Chelsea è quel gioco spettacolare e prolifico che ha esaltato il Napoli e ha guidato i blues alla conquista dell’Europa League.

Calciomercato: facce nuove, partenze top e ritorni clamorosi

Con l’arrivo del nuovo allenatore la Juventus cambia inevitabilmente faccia con l’arrivo di nuovi giocatori importanti come de Ligt. Il centrale olandese, classe 1999, reduce da un’ottima stagione in forza all’Ajax, è uno dei difensori più pagati nella storia del calcio moderno.

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La sua classe e le sue prestazioni non si discutono, come del resto le sue caratteristiche fisiche. Alto 190 cm, con una cavalcata dirompente e un ottimo senso della posizione, è uno dei difensori più promettenti nel panorama calcistico europeo. Il suo arrivo a Torino è un chiaro segnale della voglia della dirigenza bianconera di puntare sempre più su giovani calciatori e di farli crescere per confermarli ad altissimi livelli.

Del resto, la scelta di ingaggiare anche Rabiot non fa che confermare quanto sopra detto. Questo centrocampista, che è solito agire da incursore, nel giro di pochi anni ha saputo ritagliarsi uno spazio da titolare nel centrocampo, tutt’altro che modesto, del Psg, e meritarsi numerose convocazioni da parte di Deschamps con la Francia. Demiral e Pellegrini, rispettivamente classe ‘98 e ‘99, vanno ad aggiungere freschezza e prospettiva al reparto difensivo. Il primo, già durante il precampionato, ha messo in mostra una discreta maturità difensiva.

Il secondo invece, quest’anno è stato girato il prestito al Cagliari per completare il suo percorso di crescita, che già nella Roma aveva saputo ritagliarsi uno spazio sulla fascia sinistra di difesa. Infine, a completare gli arrivi, ci sono gli acquisti di Ramsey e Danilo.

Ramsey e le cessioni

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Il centrocampista gallese, militante per diversi anni in Premier League all’Arsenal, è un acquisto cruciale per rivitalizzare il centrocampo juventino e a dare nuove soluzioni offensive alle punte. Giocatore duttile e col vizio del goal, si è finora distinto per la sue capacità tecniche e per la sua intelligenza tattica, posizionandosi a ridosso dell’attacco per rifornire di assist i suoi compagni.

D’altro canto, questa finestra di mercato ha registrato la partenza di Cancelo, direzione Manchester City. Il portoghese ha indossato per un solo anno la casacca bianconera, alternando prestazioni molto convincenti a prestazioni deludenti. Del resto, questo risultava un sacrificio necessario per le finanze bianconere. Ora bisognerà vedere se la scelta di Danilo sarà vincente per la società.

In conclusione, il giudizio generale circa il mercato in entrata dei bianconeri è senz’altro positivo, ma, come ogni anno, c’è da porsi una domanda ineluttabile: sarà questo l’anno della Champions?