Prima dell’ufficialità di Walter Mazzarri, Igor Tudor sembrava in pole per sostituire Rudi Garcia sulla panchina del Napoli. Ma alla fine il patron Aurelo De Laurentiis ha optato per il ritorno del sessantaduenne toscano sulla panchina partenopea spegnendo la trattativa con il tecnico croato. L’agente di quest’ultimo, Anthony Seric, ha spiegato alla Gazzetta dello Sport cosa effettivamente sia andato storto.

L’intervista all’agente di Tudor
Cosa è andato storto?
“Il club ha una posizione ben chiara: vuole un tecnico che si allinei sul 4-3-3 e le discussioni hanno riguardato in che modo svilupparlo. Tuttavia se si chiama Tudor, si è a conoscenza del tipo di gioco dinamico che propone con esterni a tutta fascia“.
Tudor non era disposto a fare da traghettatore?
“Assolutamente no. Igor desidera un contesto in cui poter portare a termine un ciclo, dove ci sia un progetto in cui essere coinvolto a termini più lunghi. Non avrebbe mai accettato 7 mesi“.
Quindi come è andata?
“Il Napoli ci ha esposto le proprie esigenze e noi le nostre. Una volta chiarite, ci avrebbero fatto sapere se scegliere Tudor per almeno un anno e mezzo. Non è mai pervenuto un sì nostro per concludere solo per questa stagione“.
La proposta prevedeva un rinnovo a “obiettivi”?
“Non siamo nemmeno arrivati fin lì. Di base doveva esserci una durata che sottintendesse la possibilità di aprire un ciclo. Tudor ha dei principi, i soldi vengono dopo”.
Si può parlare di occasione persa?
“Ma nessuna delusione. Erano solo due idee troppo diverse per essere compatibili”.