AIC, Tommasi: “La pandemia non è risolta”. Calcagno: “Serie A? Speriamo di trovare una soluzione”

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Ci siamo, arriva giovedì 28 maggio, data chiave per il destino del calcio italiano. Intanto, in attesa della riunione in cui verrà verosimilmente deciso se Serie A, Serie B e Serie C ripartiranno, giungono nuove dichiarazioni dal fronte AIC.

Il presidente Tommasi

Il presidente Damiano Tommasi è intervenuto in una diretta Facebook de Il Mattino: “I calciatori non sono dei robot, quindi è normale che ci si preoccupi, ad esempio se giocare ogni tre giorni. Purtroppo chi prende le decisioni non è chi va in campo. Se i calciatori sono perplessi non vuol dire che non vogliano scendere in campo, bensì sperano di farlo in sicurezza. Giocare alle 16:30 in Italia, nei mesi di giugno e luglio, non è pensabile. Dobbiamo mettere i giocatori nelle condizioni migliori, considerando anche che sono reduci da un lungo periodo di inattività. Purtroppo nel nostro Paese il problema pandemia non è risolto, dunque evidenziare le criticità mi sembra il minimo“.

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Il vicepresidente Calcagno

Determinato anche il vicepresidente Umberto Calcagno, intervistato su Rai 2: “Abbiamo ribadito alla Lega che riteniamo che non sia giusto in Italia giocare alle 16.30 con le temperature che ci saranno a breve nel nostro Paese. Speriamo che non si debba litigare, perché dobbiamo tutelare i ragazzi che sono tornati da un lungo periodo di inattività. Speriamo di trovare una soluzione comune al più presto“.