Messa da parte la cocente delusione che il finale della partita con la Juventus ha comportato, l’Atalanta di Giampiero Gasperini è ora determinata a tentare il tutto per tutto per approdare agli ottavi di finale di Champions League. Per nutrire la speranza, a San Siro è necessario un solo risultato: la vittoria.
Vittoria che servirebbe anche alla stessa Dinamo Zagabria, in modo da staccare in classifica lo Shakhtar Donetsk impegnato nella difficile trasferta di Manchester sponda City.

Come stanno le due squadre
Gli orobici, reduci come detto dalla sconfitta per 3-2 subita dalla Juventus, dovranno probabilmente fare ancora una volta a meno di Duvan Zapata: il bomber colombiano, ancora a mezzo servizio dopo le nove partite saltate fra campionato e coppa, potrebbe lasciare spazio all’ormai collaudato “falso nove” Ilicic. Per il resto Gasperini dovrebbe schierare il solito 3-4-2-1 con Gollini fra i pali; difesa composta da Toloi, Palomino e Djimsiti; Hateboer, de Roon, Freuler e Castagne a centrocampo; il Papu Gomez e Pasalic pronti ad inserirsi negli spazi lasciati proprio dallo sloveno ex Fiorentina.
I croati, che vengono dal pareggio nello scontro diretto contro l’Hajduk Spalato, sono stabilmente primi in classifica in patria. Nel caso riuscissero a passare agli ottavi, realizzerebbero una delle più grandi stagioni della loro storia. Per farlo, il tecnico Bjelica riproporrà il consueto camaleontico 5-4-1, con Livakovic in porta; Theophile-Catherine, Dilaver e Peric a fare i tre centrali, con Leovac e Stojanovic a spingere sugli esterni; Moro e Ademi centrali di centrocampo, affiancati sugli esterni dai rapidi e fulminei Orsic e Dani Olmo. Per il ruolo di punta è aperto il ballottaggio fra Gavranovic e l’ex Verona e Bologna Bruno Petkovic.

Il precedente
L’andata giocatasi in Croazia è stata da dimenticare per l’Atalanta, tornata a Bergamo con un sonora sconfitta per 4-0. I nerazzurri subirono infatti il pressing della Dinamo per tutta la partita, non riuscendo mai ad uscirne. Toccherà a Mister Gasperini trovare il rimedio e la chiave giusta per colpire i croati e continuare a sperare in quella che sarebbe una storica qualificazione agli ottavi di finale dell’ex Coppa Campioni.