Wolfsburg, Maehle: “All’Atalanta Gasperini doveva decidere tutto, non ci concedeva alcuna libertà”

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Joakim Maehle è ritornato sull’addio all’Atalanta, spiegando i motivi che lo hanno indotto a cambiare campionato. L’esterno del Wolfsburg ha parlato in esclusiva ai microfoni dei canali della nazionale danese, incentrando il discorso sulla gestione “particolare” di Gasperini.

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Atalanta, Maehle duro su Gasperini: le sue parole

Queste le parole di Maehle: “Avevo bisogno di una nuova sfida in questo momento della mia carriera. Una squadra in cui possa avere un ruolo diverso da quello che ricoprivo all’Atalanta, dove rischi sempre di fare panchina. Al Wolfsburg ti senti più parte di una squadra e c’è più unità e buonumore nello spogliatoio. Era quello che cercavo da un po’. Sono felice di essere arrivato in una squadra in cui senti che tutto è sotto controllo”.

Su Gasperini: “Ci allenavamo sempre nel pomeriggio. L’allenatore aveva deciso così e non c’era davvero alcuna libertà. Anche se vivevi in un bel posto e il tempo era bello, non avevi il tempo di godertelo, perché trascorrevamo tanti giorni e tante ore al centro sportivo. Approccio quasi dittatoriale di Gasperini? L’hai detto tu. Non volevo dirlo prima, perché temevo che scrivessi una cosa piuttosto che un’altra… (rivolto al giornalista, ndr). Era così che decideva tutto. Se, ad esempio, facevamo un doppio allenamento, dovevamo restare a dormire nella struttura per la notte. Allora non ci era permesso di tornare a casa. Non ti senti una persona, ti senti un numero. Non hai alcun rapporto con l’allenatore. Può tormentare qualcuno per cose strane. Ad esempio, io e Hojlund andavamo insieme ad allenarci. Ma lui non voleva che guidassimo insieme. Perché così potevamo sederci, chiacchierare assieme mentre andavamo all’allenamento, divertirci. Non lo voleva e per questo sono stato rimproverato. Anche se il club mi aveva detto che potevo portare Rasmus con me agli allenamenti, perché non avevano un autista per lui. Non so se questo sia tipico degli italiani, ma sono solo alcune cose che a lungo termine ti fanno arrabbiare e stancare”.