Game over a San Siro, termina 1-1 il grande match tra Atalanta e Manchester City, valido per il quarto turno del gruppo C della fase a gironi della Champions League.
Partita che, sulla carta, si presentava come assai proibitiva per i bergamaschi, visti anche i disastrosi risultati ottenuti nelle prime tre giornate. Pareggio che, quindi, può considerarsi un ottimo punto di (ri)partenza per gli orobici verso la (comunque complicata) qualificazione agli ottavi.
La partita
Ore 21: luci a San Siro, inizia Atalanta-Manchester City. Una partita da dentro o fuori per i nerazzuri, i quali cercano punti per sperare in una qualificazione quasi impossibile, per poter dire “noi ci siamo ancora”.
Match che parte subito a ritmi alti, perché al settimo minuto ci pensa il solito Raheem Sterling a freddare Gollini con un destro da centro area, Citizens avanti. La partita prosegue senza occasioni degne di nota fino al minuto 42, quando l’arbitro bielorusso Kulbakov, dopo un consulto con il VAR, assegna un calcio di rigore agli ospiti per un tocco con il braccio di Ilicic. Sul dischetto si presenta il brasiliano Gabriel Jesus, pronto a indirizzare la gara sui binari dell’andata, ma invece… conclusione sul fondo, l’Atalanta ringrazia e si riorganizza. Il primo tempo, dunque, si chiude con il risultato di 0-1 per il team di Guardiola; tutto è ancora possibile al Meazza.
La seconda frazione si apre con un cambio tra i pali: fuori l’infortunato Ederson e dentro il veterano Claudio Bravo per il City. La Dea, però, fa vedere i muscoli e, dopo soli 4 minuti, insacca il pallone del pareggio con un colpo di testa ravvicinato di Pasalic, che trova, dunque, il suo primo gol in Champions League: 1-1 e palla al centro. I minuti scorrono, le squadre si contengono, ma all’ottantunesimo accade l’impensabile: Bravo falcia Ilicic al limite dell’area e si prende il rosso. Non ci sono più portieri, ma qualcuno dovrà pur sacrificarsi: andrà Walker. Gli inglesi, allora, gestiranno il risultato fino al triplice fischio dell’arbitro: finisce 1-1 una gara ricca di emozioni e di rimpianti, soprattutto per l’Atalanta che raccoglie, così, il primo punto della sua storia nella ex Coppa dei Campioni.
Atalanta, non arrenderti
Sarà pure un punto conquistato contro una delle favorite alla vittoria finale, ma in 4 partite, per una squadra che in campionato è il miglior attacco ed è quarta in classifica, resta troppo poco. Adesso le gare restanti sono due, una in casa e una fuori, contro avversarie alla portata che si sono fermate tra di loro. Dopo la sosta per le nazionali, a Milano arriverà la Dinamo Zagabria, appaiata al secondo posto assieme allo Shakhtar a quota 5 punti, un match che potrà rivelare il futuro di questo girone C, se la Dea potrà andare in Paradiso, o dovrà precipitare all’inferno.
Chris Martin, insieme ai suoi Coldplay, nel 2015 ci ricordava un particolare importante per andare avanti nella vita, un passo che Gasperini&co. farebbero bene a seguire nelle prossime decisive due uscite europee: “Don’t ever give up”, non arrendersi mai. Perciò, anche quando tutto può sembrare compromesso, nessuno ci vieta di continuare a provare. Atalanta, non arrenderti.