Atalanta, la parola chiave è umiltà: ora la Dea sogna lo scudetto

esultanza-atalanta

L’Atalanta è sempre più grande. Grazie alla netta vittoria per 3-0 a Napoli i bergamaschi consolidano la loro posizione ai vertici della classifica, candidandosi seriamente come possibile vincitrice del campionato. Il trionfo contro una delle favorite evidenzia la crescita costante della squadra che, grazie ad un gioco offensivo e dinamico, continua a sorprendere tifosi ed avversari. Negli ultimi anni sotto la guida di Gian Piero Gasperini i nerazzurri hanno dimostrato di essere una delle realtà più solide e spettacolari del calcio italiano, trasformandosi da outsider a seria contendente per le prime posizioni.

Il ritorno in Europa dopo 26 anni

Nella stagione 2016/17 l’Atalanta visse un’incredibile trasformazione. Dopo cinque giornate di campionato, la squadra si trovava in penultima posizione con soli 3 punti, una partenza difficile che mise in discussione anche la posizione del tecnico di Grugliasco. Eppure, contro ogni previsione, il club bergamasco fece una rimonta straordinaria, chiudendo la stagione al quarto posto, davanti a Inter e Milan, e conquistando la qualificazione all’Europa League. Si trattava del miglior piazzamento nella storia dell’Atalanta in Serie A e segnava il ritorno in Europa dopo 26 anni di assenza.

Un segnale importante per il club e per il presidente Antonio Percassi, che già allora affermava: “Questa è una società che vuole crescere e programmare”. Un obiettivo che, da quella stagione in poi, avrebbe perseguito con successo, consolidandosi come una realtà di primo piano nel calcio italiano e internazionale.

Esordio europeo da protagonista: dal primo posto del girone all’eliminazione contro il Dortmund

Il cammino europeo iniziò con una prestazione di altissimo livello, superando l’Everton con un netto 3-0 nella partita inaugurale. La corsa della squadra bergamasca proseguì con un pareggio per 1-1 con il Lione, la vittoria per 3-1 contro l’Apollon in casa e un 1-1 al ritorno. La Dea concluse poi il girone in bellezza, imponendosi 5-1 sull’Everton e conquistando una vittoria per 1-0 sul Lione. Grazie a queste prestazioni conquistò il primo posto senza subire sconfitte, trascinata dai suoi protagonisti, tra cui Gomez, Ilicic, Gosens e Cristante.

Da possibile Cenerentola del girone a prima classificata: un’impresa che mostrò a forza e la determinazione di tutta la squadra. Agli ottavi di finale, tuttavia, il sorteggio assegnò sfortunatamente un avversario temibile, il Borussia Dortmund. Nonostante una splendida doppietta di Josip Ilicic, i tedeschi si imposero per 3-2 nella gara di andata. Nel match di ritorno, la sfida si concluse 1-1: Atalanta eliminata.

Nonostante l’impegno europeo, Gasperini riuscì a mantenere la squadra competitiva anche in campionato, chiudendo la stagione al settimo posto e qualificandosi nuovamente all’Europa League.

La clamorosa qualificazione dell’Atalanta in Champions League

All’inizio della stagione 2018/19 l’Atalanta si trovava in una situazione difficile: dopo otto giornte era penultima in classifica con soli 6 punti e Gasperini dichiarava che l’obiettivo stagionale fosse la salvezza. Tuttavia, una serie di risultati sorprendenti cambiarono il corso della stagione. La vittoria per 4-1 contro l’Inter, il successo per 1-0 contro la Lazio e il pareggio per 2-2 con la Juventus di Cristiano Ronaldo permisero alla Dea di risalire fino al nono posto alla giornata numero 18.

La risalita avvenne anche attraverso la Coppa Italia, con il Cagliari battuto agli ottavi. Ai quarti di finale arrivò la Juventus di CR7, ma i bianconeri ciò non spaventarono Papu e la sua banda: 3-0 grazie al gol di Castagne e alla doppietta di Zapata.

Arrivata la giornata numero 25, l’Atalanta si trovava all’ottavo posto con la zona Champions ormai lontanissima e le milanesi un passo avanti. Clamorosamente tutto si ribaltò e solo 10 giornate dopo ci fu il sorpasso sul Milan dopo una schiacciante vittoria per 3-1 contro la Lazio. In quel frangente il club nerazzurro stabilì un record: nessuna squadra in Europa aveva segnato più gol in trasferta dell’Atalanta, e solo Lionel Messi aveva segnato più di Duvan Zapata.

Il sogno di conquistare la Coppa Italia svanì contro la Lazio, ma in campionato arrivò un terzo posto inaspettatissimo: prima storica qualificazione in Champions per l’Atalanta e miglior risultato di sempre.

alejandro-gomez

La prima storica Champions League dell’Atalanta

L’esordio in Champions non iniziò nel migliore dei modi, con una pesante sconfitta per 4-0 contro la Dinamo Zagabria. La squadra bergamasca perse poi 2-1 contro lo Shakhtar Donetsk e 5-1 contro il Manchester City, diventando la prima squadra italiana a perdere le prime tre partite della competizione. La gara di ritorno contro gli inglesi regalò finalmente ai bergamaschi il primo risultato utile, ma non una vittoria: il match si chiuse 1-1. La prima vittoria arrivò nella partita successiva, contro la Dinamo Zagabria, vinta 2-0 grazie ad una straordinaria prestazione di Papu Gomez. Prima dell’ultima partita la classifica recitava: Manchester City 11, Shakhtar 6, Dinamo 5 e Atalanta 4.

Nonostante le difficoltà iniziali, la squadra riuscì a scrivere una nuova pagina di storia vincendo 3-0 il ritorno contro gli ucraini e riuscendo così a passare il turno clamorosamente dopo aver perso le prime tre partite, con solo il 5% di possibilità di compiere un’impresa simile.

Agli ottavi di finale l’Atalanta affrontò il Valencia, diventando insieme al Leicester l’unica squadra a raggiungere questa fase da debuttante in Champions League. I risultati diventarono sempre più impressionanti: la Dea vinse 4-1 a San Siro e 4-3 in Spagna.

Nel frattempo, in campionato, chiuse la Serie A al terzo posto, qualificandosi in Europa per il quarto anno consecutivo.

Dopo la sosta causata dalla pandemia, i quarti di finale di Champions League, contro il PSG, non andarono come sperato. Nonostante una prova quasi perfetta, il gol di Eric Maxim Choupo-Moting al 93° minuto segnò la sconfitta dei bergamaschi, che tennero testa ad avversari del calibro di Kylian Mbappé e Neymar.

La vittoria dell’Europa League 2023-2024

Il primo trofeo internazionale dell’Atalanta è poi arrivato la scorsa stagione. Dopo la deludente sconfitta in finale di Coppa Italia contro la Juventus, la Dea ha battuto nella finale di Europa League una corazzata come il Bayer Leverkusen, che si presentava a Dublino con una striscia impressionante di 51 partite senza sconfitte, avendo già conquistato il titolo di campione di Germania ed essendo arrivata anche in finale in Coppa di Germania.

Sogno scudetto

Record impressionanti e un trofeo prestigioso: cosa manca a questa Atalanta?

L’ultimo tassello di un cammino trionfale sarebbe lo scudetto. I tifosi sognano in grande e sperano che questa sia finalmente la stagione in cui si potrà alzare al cielo il trofeo nazionale più ambito.