Athletic Bilbao, Aduriz si ritira: “Il mio fisico ha detto basta”

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Aritz Aduriz dice basta. L’attaccante basco ha deciso di ritirarsi all’età di 39 anni, comunicandolo tramite un post su Instagram.

“Il momento è arrivato. Molte volte ho detto che sarebbe stato il calcio a lasciarti prima che lo faccia tu. Ieri, i medici mi hanno detto di consultare il chirurgo quanto prima per avere una protesi di sostituzione all’anca per provare a fare la vita di tutti i giorni, nel modo più normale possibile. Sfortunatamente, il mio corpo ha detto basta.La vita di un atleta professionista è anche questa. Purtroppo viviamo una situazione molto più terribile e dolorosa, la pandemia che ci sta colpendo ci ha lasciato danni irreparabili e dobbiamo continuare a lottare insieme. Perciò non voglio che vi preoccupiate per me.

Non posso aiutare i miei compagni come vorrei né tantomeno nel modo in cui meritano. Questa è la vita di un atleta professionista, molto semplicemente. Purtroppo viviamo una situazione molto più terribile e dolorosa; la pandemia che ci sta colpendo ci ha lasciato danni irreparabili e dobbiamo continuare a lottare insieme.Perciò non voglio che vi preoccupiate per me, questo è soltanto un aneddoto. Dimentichiamoci i finali che avevamo sognato perché avremo tempo per dirci arrivederci. E sì, il momento di dirselo è arrivato, ed è così che termina il mio percorso, indimenticabile e meraviglioso, dall’inizio alla fine. Grazie dal profondo del mio cuore”.

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Heldu da unea. Askotan aipatu dut normalean futbolak uzten zaituela, zuk bera utzi baino lehen. Atzo bertan, aldakaren ordez protesi bat ezartzeko kirofanotik lehenbailehen pasatu beharko dudala esan zidaten medikuek, bizitza arruntean ahalik eta normaltasun gehienarekin aritzeko behintzat. Tamalez, dagoeneko nire gorputzak nahikoa dela esan du; ezin diet taldekideei behar eta nahiko nukeen moduan lagundu, hau da, ezin dut tajuzko ekarpen gehiagorik egin. Horrelakoa da ere kirolari profesional baten bizitza. Xinplea oso. Zoritxarrez, egoera askoz larriagoak egon badaude, oraindik pairatzen ari garen pandemiak zauri mingarriagoak utzi dizkigulako eta, beraz, guztion artean aurre egiten jarraitu beharko dugu. Bitartean, mesedez, ez kezkatu niregatik, hau bitxikeria baino ez da; ez kezkatu irudikatutako amaierengatik, elkarri agur esateko aukera izango dugulako. Beraz, heldu da agur esateko unea. Hemen amaitzen da niretzat ibilbide hau, oparoa, ahaztezina eta hasieratik amaieraino zoragarria. Eskerrik asko, bihotzez. Ha llegado el momento. Muchas veces he mencionado que el fútbol te deja antes de que tú le abandones a él. Ayer mismo los médicos me recomendaron pasar por el quirófano, mañana mejor que pasado, para colocar una prótesis que reemplace mi cadera e intentar afrontar, al menos, con la mayor normalidad posible la vida diaria. Desgraciadamente mi cuerpo ha dicho basta. No puedo ayudar a mis compañeros como me gustaría y como se merecen. Así es también la vida de un deportista profesional. Simple, muy simple. Desgraciadamente estamos viviendo situaciones mucho más graves y dolorosas; la pandemia que aún sufrimos nos ha dejado daños irreparables y tenemos que seguir combatiéndola entre todas y todos. Por lo tanto, no os preocupéis por mí, esto es solo una anécdota. Olvidémonos de los finales soñados, porque ya tendremos tiempo de despedirnos. Y sí, ha llegado la hora del adiós y así se acaba para mí este camino, inolvidable y maravilloso de principio a fin. Muchas gracias. #athletic #agur #adios #goodbye #aa20

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Una leggenda biancorossa

L’Athletic Bilbao dice addio ad una vera e propria leggenda. L’attaccante originario di San Sebastian ha infatti legato la propria carriera e vita in modo indissolubile alla “rojiblanca”, vestendola dal 2005 al 2008 prima, e poi dal 2012 fino ad oggi. Nella sua carriera ha vinto una Supercoppa spagnola mentre, a titolo individuale, due volte il titolo di capocannoniere dell’Europa League ed è il più vecchio marcatore nella storia della nazionale spagnola (35 anni e 275 giorni).

Sicuramente questo non è l’addio che si sarebbe immaginato per un giocatore del suo calibro. Come il giocatore stesso ha affermato nel suo messaggio, date le condizioni in cui il mondo imperversa a causa della pandemia dovuta al coronavirus, non potrà avere l’ultimo abbraccio della sua gente almeno per ora, “sul campo”. Inoltre a causa di impedimenti fisici non potrà neanche giocare lo storico derby basco, valido per la finale di Coppa del Re contro la Real Sociedad.