Aritz Aduriz dice basta. L’attaccante basco ha deciso di ritirarsi all’età di 39 anni, comunicandolo tramite un post su Instagram.
“Il momento è arrivato. Molte volte ho detto che sarebbe stato il calcio a lasciarti prima che lo faccia tu. Ieri, i medici mi hanno detto di consultare il chirurgo quanto prima per avere una protesi di sostituzione all’anca per provare a fare la vita di tutti i giorni, nel modo più normale possibile. Sfortunatamente, il mio corpo ha detto basta.La vita di un atleta professionista è anche questa. Purtroppo viviamo una situazione molto più terribile e dolorosa, la pandemia che ci sta colpendo ci ha lasciato danni irreparabili e dobbiamo continuare a lottare insieme. Perciò non voglio che vi preoccupiate per me.
Non posso aiutare i miei compagni come vorrei né tantomeno nel modo in cui meritano. Questa è la vita di un atleta professionista, molto semplicemente. Purtroppo viviamo una situazione molto più terribile e dolorosa; la pandemia che ci sta colpendo ci ha lasciato danni irreparabili e dobbiamo continuare a lottare insieme.Perciò non voglio che vi preoccupiate per me, questo è soltanto un aneddoto. Dimentichiamoci i finali che avevamo sognato perché avremo tempo per dirci arrivederci. E sì, il momento di dirselo è arrivato, ed è così che termina il mio percorso, indimenticabile e meraviglioso, dall’inizio alla fine. Grazie dal profondo del mio cuore”.
Una leggenda biancorossa
L’Athletic Bilbao dice addio ad una vera e propria leggenda. L’attaccante originario di San Sebastian ha infatti legato la propria carriera e vita in modo indissolubile alla “rojiblanca”, vestendola dal 2005 al 2008 prima, e poi dal 2012 fino ad oggi. Nella sua carriera ha vinto una Supercoppa spagnola mentre, a titolo individuale, due volte il titolo di capocannoniere dell’Europa League ed è il più vecchio marcatore nella storia della nazionale spagnola (35 anni e 275 giorni).
Sicuramente questo non è l’addio che si sarebbe immaginato per un giocatore del suo calibro. Come il giocatore stesso ha affermato nel suo messaggio, date le condizioni in cui il mondo imperversa a causa della pandemia dovuta al coronavirus, non potrà avere l’ultimo abbraccio della sua gente almeno per ora, “sul campo”. Inoltre a causa di impedimenti fisici non potrà neanche giocare lo storico derby basco, valido per la finale di Coppa del Re contro la Real Sociedad.
