Baldanzi: “Felice di essere rimasto all’Empoli. Dybala mio idolo. Una big? Ho ancora step da fare”

tommaso-baldanzi

Tommaso Baldanzi, talento classe 2003 del nostro calcio, si è raccontato in un’intervista esclusiva a Tuttomercatoweb raccontando il momento dell’Empoli – che cerca ancora una volta di salvarsi – di mercato e dei sogni futuri.

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Come ha vissuto la partita al Maradona?

“La partita è stata molto bella e molto importante. Ho fatto i complimenti ai miei compagni perché era molto difficile vincere e portare punti a casa. Siamo molto contenti perché è un successo che ci rilancia e ci mette nella posizione di poter continuare a fare punti e credere nei nostri obiettivi”.

Essere considerato uno dei trascinatori di questa squadra le piace o è un peso?

“No, non è un peso. Penso sia così, ci sono tanti giocatori più esperti di me che mi stanno aiutando molto come sempre. Sono contento di poter essere un valore aggiunto per la squadra e cerco di mettere le mie caratteristiche a disposizione, dando sempre il massimo in campo”.

Credete nella salvezza? Sapete di potercela fare?

Penso che l’Empoli sia una squadra costruita per salvarsi, ci siamo prefissati questo obiettivo. Ci saranno delle difficoltà, come è normale che sia, ma ci crediamo tanto, come anche i nostri tifosi. Vogliamo raggiungere l’obiettivo”.

Ha lavorato con tanti allenatori: da Buscè a Zanetti fino a Dionisi e Andreazzoli. Ci racconta le differenze tra questi tecnici?

“Sono stati tutti importanti per me. Mi sono sempre trovato bene con tutti. Con Dionisi ci ho passato meno tempo ma mi ha fatto esordire in Coppa Italia ed è un bravissimo allenatore. Con Buscè ci ho fatto tantissimi anni, lo ringrazierò sempre anche perché con me ha fatto un grandissimo lavoro soprattutto sotto il profilo mentale. Andreazzoli l’ho avuto già due anni fa e avevo visto che era una bella persona e un grande tecnico. L’ho ritrovato adesso con le stesse idee di calcio che approvo molto. Poi Zanetti: mi ha dato fiducia facendomi giocare tutto l’anno e lo ringrazierò per sempre per questo”.

Tutta la sua carriera, finora, in un unico club. Quanto si sente legato e quanto è riconoscente all’Empoli?

“Tantissimo, è il tredicesimo anno che sono qui, sono passati tanti allenatori e dirigenti. Sono riconoscente al massimo e voglio un sacco di bene a questa maglia. La amerò per sempre”.

Quali sono i suoi sogni per il futuro?

“Sinceramente non ne ho qualcuno in particolare. Mi piace molto questo sport e spero di poterlo fare per tanti anni al massimo”.

In estate c’è stata la trattativa con la Fiorentina che come confermato da più parti era a un buon punto. Come l’ha vissuta?

“Sinceramente non lo so. In estate si parla molto di mercato ma non ne parlo io personalmente quindi non ne so molto. Sono molto contento di essere rimasto qui a Empoli, mi ha fatto molto piacere continuare a far parte di questa società Sono molto felice di essere qui e voglio raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati”.

Tanti giocatori nati a Empoli si sono poi trasferiti in una big. Vede uno step intermedio prima di approdare a un grandissimo club italiano o europeo?

“Non so se sono pronto perché non spetta a me giudicarlo. Penso che ci saranno degli step da fare, alcuni lo hanno fatto, altri no, ma il mio step giusto in questo momento è l’Empoli: sono felice di essere qui e lavorare in azzurro”.

Trequartista o esterno: qual è il ruolo dove preferisce giocare?

“Ho sempre ricoperto il ruolo di trequartista e naturalmente mi torna meglio giocare in quella posizione, ma sono due ruoli molto simili e posso giocare anche esterno. Ovunque il mister deciderà di mettermi mi farò trovare pronto”

Vicario e Asllani sono in club top in Europa. Sogna di fare un percorso come loro?

“Hanno fatto due percorsi molto importanti e sono molto contento e orgoglioso di loro. Sono due miei grandi amici, due ragazzi forti e ambiziosi che lavorano tanto. Per il momento si sono meritati tutti questo”.

Dybala è il suo idolo. C’è una caratteristica che vorrebbe rubargli?

“A parte tutte, direi i numeri in fase realizzativa”.

Le Nazionali Under vanno bene, l’Italia maggiore fa sempre fatica negli ultimi anni, Europeo a parte. Perché?

“Sono competizioni difficili in campo internazionale. La Nazionale maggiore è una Nazionale molto molto molto forte e uscirà da questo momento. I giocatori ci sono e i ragazzi sono tutti di grandissimo talento”.

Chiuda gli occhi: dove si vede tra cinque anni?

Non lo so. Spero di fare il meglio possibile e di arrivare in alto”.