Il calcio è ripartito anche in Liga: in un’atmosfera segnata dai tragici eventi di Barcellona, la grande festa del calcio spagnolo si commuove ma non può fermarsi. Dopo l’antipasto della Supercoppa, il campionato riparte singolarmente sbilanciato nei pronostici: mai come quest’anno il Real Madrid sembra nettamente avanti a qualsiasi concorrente, sia al Barcellona orfano di Neymar sia all’Atleti del mercato bloccato.
La prima giornata conferma le sensazioni generali: il Real Madrid, senza Cristiano Ronaldo, ha sbrigato con agio la pratica Deportivo la Coruña in terra galiziana. Andati in vantaggio con Bale (assist intelligente di un Benzema sempre altruista) grazie alla complicità di portiere e difesa di casa, i blancos dilagano poi con Casemiro e Kroos. Depor generoso, ma non basta: da segnalare la gran traversa dell’ex-Udinese Guilherme e l’errore dal dischetto nel finale di Andone, il rosso a Ramos scaturito dal quale macchia parzialmente l’esordio del Real, costretto a rinunciare a CR7 e al proprio capitano contro il Valencia.
Bene anche il Barcellona, con Messi leader di un trio d’attacco insolito con Alcacer e Deulofeu. L’ex milanista però propizia entrambe le reti con le quali il Barça si sbarazza dell’ambizioso Betis Siviglia nel giro di pochi minuti: prima un autogol di Tosca e poi un gol di Sergi Roberto, con in mezzo un’incredibile occasione per gli ospiti sventata da un miracoloso Mascherano. Male il nuovo Betis del pur bravo Setién, costretto a ringraziare la clamorosa sfilza di legni colpiti da Messi per un punteggio così striminzito.
Partita surreale invece quella dell’Atletico Madrid: sotto di due gol contro il debuttante Girona, a circa 25′ dalla fine rimane addirittura in dieci per la vistosa simulazione e le proteste di Griezmann, a quel punto riesce a rimontare grazie allo slalom di Correa e all’incornata di Gimenez (male in uscita l’esperto Iraizoz). Clamoroso “braccino” della matricola Girona, che nel cantiere del proprio stadio – costretto ad essere allargato per gli standard della Liga – spreca il doppio vantaggio siglato dall’ex-Reggina Stuani, gioiello di una campagna acquisti intrigante per una neopromossa.
Inizio così così per il nuovo Siviglia di Berizzo: affaticato dagli impegni in Champions, non va oltre il pareggio casalingo contro un Espanyol determinato a ritrovare un piazzamento europeo. Al gol rocambolesco di Lenglet, risponde un meraviglioso Leo Baptistao, bravo a sfruttare l’erroraccio di uno N’Zonzi con la testa altrove. Non brillano gli “italiani”: Muriel sprecone e sfortunato (palo nel primo tempo), Banega espulso nel finale.
Flop di Bacca e del Villarreal tutto: senza il leader della mediana Bruno Soriano, arriva una sconfitta in zona cesarini contro un ottimo Levante, neopromosso ma con il piglio dei più navigati. Incontenibile il capitano dei rossoblù Morales, autore del gol vittoria dal dischetto. Non passa neanche l’Athletic Bilbao: senza più Valverde sulla panchina, i baschi rimangono meritatamente bloccati contro un’altra neopromossa terribile, il Getafe. Fuochi d’artificio tra Celta Vigo e Real Sociedad: i primi, guidati da Unzuè, vice di Luis Enrique, dilapidano nel finale il vantaggio e perdono 3-2 di fronte alla compagine di San Sebastian, ben guidata da Eusebio e candidata ad un posto nell’upper class nonostante la probabile partenza di Iñigo Martinez.
Tutto come da copione per le squadre più indebolite dell’estate. L’Alavés, con una nuova guida tecnica e senza più le stelle Hernandez, Llorente e Femenia, ha perso di misura contro il Leganés (a segno la meteora juventina Appelt, a lungo prestato in Serie B); stesso risultato anche per il Malaga, orfano di Fornals e Sandro Ramirez, contro l’Eibar nella sfida degli ex in attacco Borja Baston-Charles (vinta da quest’ultimo con la rete decisiva), e per il Las Palmas contro il Valencia. I canari, perso l’allenatore, il regista di centrocampo e il giocatore di maggior esperienza Boateng, si sono visti dominare dal nuovo interessante Valencia di Marcelino, che ha vinto l’ultima di Cancelo grazie al gol di Simone Zaza, in attesa di Murillo, Kondogbia e Gabriel Paulista.
Tra Barcellona e Real Madrid che hanno già messo dietro le principali concorrenti, un Valencia che si candida a tornare grande dopo stagioni da incubo, neopromosse alla ribalta, molti gol e tanti ex della nostra Serie A protagonisti nel bene e nel male, è partita la Liga. Bienvenida de nuevo.
LEGANÉS – ALAVÉS 1-0 (24′ Gabriel Appelt)
VALENCIA – LAS PALMAS 1-0 (22′ Zaza)
CELTA VIGO – REAL SOCIEDAD 2-3 (22′ e 50′ Gomez – 33′ Oyarzabal, 80′ Juanmi, 88′ Willian José rig.)
GIRONA – ATLETICO MADRID 2-2 (22′ e 25′ Stuani – 78′ Correa, 85′ Gimenez)
SIVIGLIA – ESPANYOL 1-1 (26′ Lenglet – 35′ Baptistao)
ATHLETIC BILBAO – GETAFE 0-0
BARCELLONA – BETIS 2-0 (36′ Tosca aut., 39′ Sergi Roberto)
DEPORTIVO – REAL MADRID 0-3 (20′ Bale, 27′ Casemiro, 62′ Kroos)
LEVANTE – VILLARREAL 1-0 (88′ Morales rig.)
MÁLAGA – EIBAR 0-1 (57′ Charles)