Barcellona, Rakitic tra Italia, Inghilterra e Siviglia: “Decido io, non sono un sacco di patate”

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Nonostante tutto sia fermo si lavora non solo per far ritornare in campo le squadre nel più breve tempo possibile, ma si iniziano a pensare, a studiare colpi per la prossima estate. Certamente uno dei nomi più gettonati a livello europeo è quello di Ivan Rakitic, che stando alle ultime indiscrezioni di mercato dovrebbe lasciare il Barcellona nella prossima finestra estiva di mercato. Il trentaduenne croato, nel corso delle scorse settimane, è stato accostato a svariate big europee, soprattutto della nostra Serie A: dalla Juventus all’Inter, con in mezzo anche il Milan. Nelle ultime ore si è evidenziato anche un interesse romantico del Siviglia che vorrebbe il ritorno del centrocampista in terra andalusa, ma su giocatori di questo calibro bisogna tenere d’occhio l’appeal dell’Inghilterra, e della Premier League. Dopo questo continuo e frenetico rimbalzo di voci, è stato lo stesso Rakitic ad intervenire e a parlare del suo futuro ai microfoni del Mundo Deportivo.

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Futuro ancora da decidere

Nel corso dell’intervista esclusiva rilasciata dal centrocampista croato ai microfoni spagnoli, chiaramente il mercato è risultato un tema incalzante e primario. Il diretto interessato ha risposto in maniera chiara e precisa: “Futuro? Sarò io a deciderlo. Non sono un sacco di patate. Contratto in scadenza nel 2021? Voglio giocare in un club dove sono amato e considerato e dove la mia famiglia stia bene. Come ho sempre detto, poter giocare al Barça per me è il posto perfetto. Quello che voglio è divertirmi e aiutare la squadra. Ho avuto una prima parte della stagione molto strana, molto sorprendente in negativo per me, ma da lì devo imparare diverse cose e migliorare”.

A domanda specifica su dove giocherà il prossimo anno, però, il croato non ha dato certezze, facendo comunque trapelare che il club potrebbe sacrificarlo, magari per monetizzare e chiudere qualche super colpo: “Certe volte accadono cose che non capisci, ma non si devono capire, solo accettare. Spero di poter concludere questo anno di contratto. Se non sarà così, ci metteremo seduti insieme, ma ora la cosa più importante è essere in vetta e finire la stagione nel miglior modo possibile. Se mi vedo in Italia o Inghilterra? Ripeto capisco la situazione ma deciderò io cosa sarà meglio per me e per la mia famiglia”.

Infine i microfoni del Mundo Deportivo hanno voluto estrapolare dal giocatore anche un pensiero sul suo eventuale ritorno al Siviglia: “Ho un affetto speciale per Siviglia e ho sempre detto che sarebbe stato un grande sogno indossare di nuovo quella maglia. Ma non dipende da me: Monchi e tutti a Siviglia hanno il mio telefono, non mi hanno ancora chiamato e recentemente è stato anche il mio compleanno. Di questo mio sentimento, lo sanno tutti”.