Nervoso, pigro e inconcludente: tre semplici aggettivi che riassumono al meglio l’avvio di stagione di Mario Balotelli al Brescia. Arrivato in estate in cerca di riscatto, Super Mario sin qui sta decisamente deludendo le attese. 8 partite in campionato e soltanto 2 gol, ben pochi per un attaccante che dovrebbe trascinare la propria squadra verso la salvezza. Anche contro l’Atalanta, il numero 45 bresciano ha confermato il suo momento no, che ormai dura da troppi anni e che potrebbe compromettere la sua convocazione per Euro 2020.
L’egocentrismo di Balotelli
Anche in questi primi mesi a Brescia, Balotelli si è reso protagonista in negativo. L’attaccante classe 1990 è spesso stato al centro delle polemiche durante la sua carriera: da Milano a Manchester passando per Liverpool e Nizza. Troppo frequentemente al centro di litigi, risse e discussioni. L’ultima prima della partita contro la Roma, con il suo attuale allenatore Fabio Grosso. Il tecnico ha deciso di allontanare Balotelli durante la rifinitura perché si stava allenando controvoglia. Super Mario non sembra aver trovato la quadratura giusta a Brescia tanto che già si è sparsa la voce di una sua possibile cessione nel mercato di gennaio.

I problemi con la società
“Se tornassi indietro gli chiederei se è davvero sicuro di firmare”, così si è espresso il patron bresciano Massimo Cellino sulla situazione di Balotelli. Dichiarazioni che di certo non rasserenano l’ambiente, anzi probabilmente peggiorano le cose. Ad aggravare la situazione ci si è messo anche il bruttissimo gesto compiuto dai tifosi veronesi durante Verona-Brescia. “Buu” e “ululati” razzisti indirizzati all’attaccante in maglia 45 che hanno aumentato il suo nervosismo. “La mia è stata una scelta tecnica, che si è rivelata più azzardata di quanto pensassi. Se vuole scappare, che scappi pure. Io non mando via nessuno” continua così il presidente del Brescia che sottolinea la sua intenzione di non vendere Balotelli. Ma se la situazione dovesse peggiorare, la società si troverebbe costretta a prendere seri provvedimenti.
Sogno Europeo
6 mesi per segnare e ritornare il talento puro di una volta. Super Mario deve prendersi sulle spalle il Brescia proprio come fece con la Nazionale italiana ad Euro 2012 trascinandola fino alla finale contro la Spagna. Il Brescia deve riscattarsi appoggiandosi sul suo attaccante ed aiutandolo a conquistare un posto tra i 23 convocati da Mancini. Balotelli ha dimostrato di saper essere decisivo in molte competizioni, poi però si è perso per strada. Ora tocca a lui poter dimostrare che può tornare ad esultare sotto la curva, senza maglietta, fermo immobile come una statua.
