“Sono a Cagliari da pochi giorni, dopo aver fatto tre settimane di quarantena a Brescia. Sono stato in ospedale per fare dei controlli. È uscito fuori che mia figlia ha avuto il virus, mio figlio non ce l’ha avuto. E che io ce l’ho in atto. Sintomi? Stanchezza eccessiva e forti dolori alle ossa”. Con queste parole ai microfoni de La Repubblica, Massimo Cellino annuncia di avere il coronavirus.
Coronavirus, Cellino positivo
Il presidente del Brescia contagiato dunque, proprio lui che più di tutti spinge per lo stop definitivo del calcio. Cellino è infatti contrario alla ripresa dei campionati e lo ripete da settimane, ponendosi contro la corrente di chi vorrebbe che le squadre tornassero in campo come Claudio Lotito, presidente della Lazio.
La polemica continua
A tal proposito Cellino afferma: “Se deciderà il governo? Ma qui abbiamo Lotito che fa il medico, il virologo, lo scienziato nucleare, lo psicologo, l’astronauta. Come fa il presidente di una federazione a non sottoporsi all’autorità del presidente del CONI o del Ministro dello Sport? Se hanno spostato l’Europeo e i giochi olimpici di un anno, cosa siamo noi, imbecilli? Noi invece vogliamo finire il campionato in 15 giorni, e ho scoperto il perché. In Lega ci sono circa 180 milioni di euro destinati alla classifica finale della Serie A che vanno alle prime dieci in classifica. E questi premi sono già fatturati delle società. Ora, se non finisce il campionato e Sky non paga, cosa succede a chi ha già speso quei soldi?”.
E ancora: “Credo che Gravina stia chiedendo aiuto in silenzio. Ha la Serie C che spinge, la B che piange. La FIGC è a Roma, chi è che va tutti i giorni a fare pressione secondo voi? Gravina è mio amico, spero non lo mettano in difficoltà. Tiri su la testa e si affidi a chi può aiutarlo, il CONI e il Ministro dello Sport”.