Campionato, quanto ci sei mancato: #Sarriout, Ringhio Starr, l’Inter sogna sempre sotto la LuLa e il piccolo problema Champions

romelu-lukaku

Ciao. È tornato il campionato. Finalmente. Adesso possiamo tornare a tifare la nostra squadra del cuore, guardare le partite e fare ogni sera delle preghiere affinché nessuno dei nostri calciatori di squadra e di fantacalcio si infortuni. Probabilmente le preghiere saranno inutili. Ma comunque è tornato il campionato. Finalmente. Cioè, più o meno. Molti dicono che quello che stiamo vedendo, senza tifosi, con 5 sostituzioni, con partite ogni 3 giorni “non è calcio”. Beh, sapete una cosa? Se questo non è calcio e dovete solo lamentarvi, non guardatelo. Almeno evitate di dare fastidio e annoiare chi il calcio lo ama e lo seguirebbe sempre e comunque.

È tornato il campionato. Finalmente. Ma negli scorsi giorni era già tornato il calcio italiano, con la Coppa Italia. 3 partite che ci hanno riacceso dentro la passione e soprattutto la cosa più bella del mondo: le polemiche. Ah che bello fare polemica, lamentarsi, attaccare l’avversario. È l’essenza del calcio.

Coppa Italia: Juve, Gattuso ed assembramenti

Abbiamo avuto anche la prima sentenza stagionale. Il Napoli ha vinto la Coppa Italia. Anche se come al solito, a fare più rumore della vittoria di una squadra è la conseguente sconfitta della Juventus. Sui social sono spuntati come funghi i vari “#SarriOut”, “CR7 ora è troppo vecchio”, “il comodino che ho comprato all’IKEA ha la stessa utilità di Rabiot ma almeno l’ho pagato di meno”. Il classico attacco ai bianconeri che torna ciclico ogni stagione insomma. Vedasi ad esempio lo scorso anno, quando ad essere accostato al termine “out” era Allegri e ad essere paragonato ad un mobile scandinavo toccava a De Sciglio (nel frattempo trasformatosi in borsa dell’acqua calda utile a riscaldare la panchina della Juve).

maurizio-sarri

Ma tornando ai campioni, il Napoli ha vinto la sua sesta Coppa Italia. Anche se questo trofeo è tutto di Gattuso, è lui l’uomo che ha sostituito Ancelotti e cambiato il volto a questa squadra. Il Napoli di Gattuso, il Napoli di “Ringhio Starr” (Copyright Aurelio De Laurentiis). Una squadra sostenuta da un uomo straordinario. Trofeo meritatissimo.

Un’altra cosa straordinaria di Napoli sono i tifosi. Anche se, ciò che è successo mercoledì notte durante i festeggiamenti dei tifosi, di straordinario ha ben poco. L’unico aggettivo che viene in mente vedendo quell’incredibile assembramento di persone intente ad abbracciarsi, respirarsi e urlarsi l’un l’altro inizia sempre con “s”, ma di certo non è lo “straordinario” di cui sopra. Ciò che abbiamo come risultato sono un sacco di persone che si chiedono “se i tifosi del Napoli hanno festeggiato così, allora perché non apriamo gli stadi?”. Beh semplice, perché quei festeggiamenti non erano da fare. E aprire gli stadi sarebbe ancora peggio.

Provo a spiegarmi meglio. Questa situazione mi ricorda un po’ un politico a cui, durante una trasmissione TV, viene mostrata una sua foto con una signora mentre si scattano un selfie, entrambi senza mascherina. Lui chiede: “Non posso abbassarmi la mascherina mentre parlo con una signora?”. Il presentatore gli fa presente come ciò non sia possibile se non è almeno ad un metro di distanza. E il politico, un po’ confuso riesce a dire solo un “Ah no?”. In breve, se questo avvenimento succede una sola volta è pericoloso, ma il rischio di contagio è comunque più basso dato l’unicum della situazione. Se invece ciò accade molto più spesso, allora diventa un vero rischio per la salute. Se 5.000 persone festanti una sola notte sono pericolose, immaginate 20/30.000 persone, in 10 stadi sparsi tra tutta la penisola, 2 volte a settimana. Un autogol incredibile.

napoli-coppa-italia

25esima giornata

È tornato il campionato. Finalmente. Anzi, il campionato era già tornato negli scorsi giorni. Perché prima di ripartire a tutta velocità verso il regolare proseguimento della stagione, ci sono “gli arretrati”, ovvero i recuperi della 25esima giornata. 4 gare, giocate tra sabato e domenica che hanno fatto ripartire il campionato senza sbalzi di partite giocate. A ridare il via alla Serie A sabato è stata alle 19:30 Torino – Parma, 1-1 e rigore sbagliato da un Belotti sempre più in fase calante, seguita alle 21:45 da Verona – Cagliari, con de Carmine show a cui risponde Simeone, 2-1.

Domenica è stato il turno delle lombarde: Atalanta – Sassuolo alle 19:30 e alle 21:45 Inter – Sampdoria. La Dea ha disposto del Sassuolo come meglio credeva: 4 gol in poco più di un’ora e tutti a casa. Una bella partita, spumeggiante, veloce e giocata abbastanza alla pari nonostante il risultato. Il solito incontenibile Zapata spiana la strada della vittoria all’Atalanta, Gasperini invece, probabilmente per evitare di prender freddo e ammalarsi, decide di farsi espellere da Chiffi sul 4-0, andando negli spogliatoi anzitempo. Il Sassuolo invece ci prova per 90 minuti ma fa tutto Bourabia, segnando nella porta sbagliata nel primo tempo e infilando una punizione fantastica al 90esimo.

Capitolo Inter. Primo tempo stratosferico della squadra di Conte, con lo stesso mister che urla, sbraita e comanda la sua squadra per tutta la gara. A proposito, nello stadio vuoto l’unica voce che si sentiva era proprio quella di Conte, a fine gara mi sono sentito stressato, immaginate i giocatori che vivono questa situazione da Agosto. I due gol dell’Inter sono due giocate fantastiche, da Playstation, neanche quando gioco a PES riesco a creare delle azioni così corali e belle da vedere…sì gioco a PES perché sono vecchio dentro, non lamentatevi. Contropiede, colpi di tacco, passaggi precisi e veloci, prima Lukaku e poi Lautaro indirizzano la partita. Nel secondo tempo riapre la gara la Samp, ma il gioco è molto lento e noioso, soprattutto la fase finale giocata a ritmi bassissimi (e anche se entrato da 5 minuti e con un gioco davvero lento, quello più in ritardo è sempre Borja Valero, ndr).

romelu-lukaku

Notizie europee

È tornato il campionato. Finalmente. Ma non solo in Italia, la scorsa settimana è tornato anche il calcio in Spagna e Inghilterra. In Liga si riapre la corsa al titolo col Real che riaggancia il Barça in testa a 65 punti. Riguardo la Premier, il Liverpool è già in ciabatte, in attesa che la matematica consegni il titolo ai ragazzi di Klopp. In Germania invece il campionato era ricominciato il 16 maggio e adesso è praticamente già finito: Bayern Monaco campione e sabato 27 si gioca l’ultima di campionato.

Ora, mancano all’appello le coppe europee. Per quanto riguarda la Champions League, si è deciso che il 7 agosto ci saranno i ritorni degli ottavi e poi si procederà con una Final Eight a Lisbona per decretare i vincitori. Ora la domanda è: se sabato finisce la Bundesliga, cosa farà il Bayern Monaco nel prossimo mese e mezzo senza giocare neanche una partita? Ancora peggio andrà al Lione, che si è visto decretare la fine della Ligue 1 già un mese fa e che arriverà allo Juventus Stadium senza neanche una partita giocata in 5 mesi. Probabilmente parcheggerà il pullman in area cercando di difendere l’ 1-0 dell’andata. Riuscirà a fare più di così? Questo non è ancora pronosticabile, l’unica cosa sicura è che ci saranno polemiche.

esultanza-lione

Comunque, oggi si gioca, la Fiorentina ospita il Brescia senza Balotelli, il Milan va in Puglia ospite del Lecce, e occhio alla sorpresa giallorossa, mentre la Juve fa visita al Bologna, cercando di segnare un gol che manca ormai da più di 3 mesi e mezzo (è crisi vera).

Noi ci sentiamo lunedì prossimo in attesa di commentare le altre polemiche che puntali arrivano durante questa settimana…non vedo l’ora.