Termina 1-1 la partita della quarta giornata dei gironi di Champions League tra Napoli e Salisburgo. Tra le mura amiche del San Paolo gli azzurri non vanno oltre il pareggio contro gli austriaci mantenendoli comunque a 4 punti di distanza. Napoli che scende al secondo posto in classifica data la vittoria casalinga del Liverpool contro il Genk. Restano ancora due partite da giocare per i partenopei che rimangono comunque favoriti sul Salisburgo per il passaggio del turno. Basta infatti una vittoria nelle prossime 2 partite: o ad Anfield Road o in casa contro il Genk.
Un primo tempo ricco di emozioni
Il Napoli passa in svantaggio dopo 11 minuti grazie al rigore trasformato dal classe 2000 Håland. Il goal del norvegese sembra scuotere la squadra di Carlo Ancelotti che da quel momento in poi comincia a macinare gioco ed occasioni. La sfortuna e un po’ di imprecisione sottoporta non consentono agli azzurri di acciuffare subito la parità. Il palo colpito da Callejon e le opportunità divorate da Zielinski e Insigne lasciano pensare che questa sia l’ennesima partita stregata della stagione. Ma al minuto 44 ecco la magia che riaccende le speranze azzurre. Imbeccato da Insigne, Lozano si sposta la palla sul destro e lascia partire un missile rasoterra che infila l’incolpevole portiere del Salisburgo Carlos. Il messicano torna al goal e il Napoli agguanta meritatamente la parità. Si va al riposo sul risultato di 1-1.
La ripresa sottotono
Punteggio che non cambia nel secondo tempo nonostante la spinta offensiva dei ragazzi di Ancelotti. I ritmi si abbassano notevolmente e le due squadre sembrano quasi aver paura di subire il goal dello svantaggio. Il Salisburgo ha finito le energie e si limita ad un secondo tempo molto difensivo senza mai impensierire Meret. Insigne, con un tiro cross, colpisce la traversa, Mertens centra il portiere austriaco da pochi passi e Llorente si divora il gol vittoria di testa a 5 minuti dal triplice fischio su cross delizioso di Callejon.
Le note positive e quelle negative
Il Napoli, nonostante il risultato, ritorna ad esprimere un bel calcio, ampio e coinvolgente. Meglio la difesa che sta trovando piano piano la sua quadratura. Bene finalmente anche Kalidou Koulibaly. Il senegalese sembra tornato quello dell’anno scorso, sicuro di sé ed impeccabile nelle chiusure difensive. Molto positiva anche la prova di Lozano. Goal a parte, lotta e si batte in tutte le zone del campo dando una grande mano alla squadra sia in fase di costruzione che di contenimento. Il Napoli, però, è mancato un po’ a centrocampo. Tanta tecnica e poca quantità nella mediana azzurra che soffre tremendamente l’assenza del brasiliano Allan. Tantissime occasioni da rete ma poca lucidità sottoporta, questo il riassunto della partita.
Un pareggio da non buttare
È dunque un pareggio che può andar bene agli azzurri che mantengono la distanza di sicurezza dagli austriaci, i quali ormai non possono più sbagliare. Il Napoli non centra la vittoria e quindi neanche l’aritmetico passaggio del turno. La strada che porta agli ottavi è ancora lunga e insidiosa. Servono 3 punti in due partite ai partenopei per assicurarsi un posto nelle migliori 16 d’Europa. Il Napoli può e deve farcela anche per riscattare un avvio di campionato rivedibile. La partita contro il Salisburgo rivela che, per quanto siano in difficoltà, gli azzurri rimangono una squadra forte, propositiva e di grande qualità.
L’ammutinamento
Fuori dal campo i problemi principali: dopo la partita la squadra sarebbe dovuta tornare in ritiro e restarci fino a sabato, ritiro imposto dalla società nonostante l’opinione contraria di Ancelotti. Invece tutti a casa: i giocatori hanno deciso di “ammutinare” l’ordine del club e sono tornati nella rispettiva dimora. Aria tesa, previste nuove prese di posizione.