Esordio amaro per la Juventus in Champions League, sconfitta dal Barcellona con un sonoro 3-0 al Camp Nou. I bianconeri erano alla ricerca di un’altra impresa dopo la semifinale della scorsa edizione. Impresa che evidentemente non è arrivata ma che non deve far cadere nello sconforto.
JUVE CON PERSONALITÀ NEL PRIMO TEMPO
Nonostante le sorprese De Sciglio e Bentancur, i bianconeri disputano un grande primo tempo, schierandosi con il 4-2-3-1. Il Barcellona ovviamente tiene il pallone, ma la Juve è aggressiva, tutt’altro che intenzionata a farsi mettere sotto per 90 minuti. Dybala e Douglas Costa impensieriscono spesso la difesa blaugrana, che sappiamo non essere delle più solide. Le frecce bianconere pungono, senza segnare però. Ne approfitta allora il Barca, che crea una sola occasione davvero pericolosa con il suo classico possesso palla. Alex Sandro sbaglia il tempo di uscita su Dembelè che serve Messi. L’argentino duetta con Suarez e poi lascia partire un diagonale imprendibile per precisione e velocità d’esecuzione. Doccia fredda per gli uomini di Allegri.
MONOLOGO BARCELLONA NELLA RIPRESA
Nella seconda frazione la Juventus sembra essere poco in partita, eccezion fatta per un guizzo ad inizio secondo tempo. Poi i blaugrana iniziano a sfruttare gli spazi maggiori lasciati dagli ospiti. Le occasioni si susseguono, finché non arriva il raddoppio, firmato Ivan Rakitic. Anche qui, errore di Benatia nel controllo, Messi viene servito sulla destra, mette in area e il croato segna su respinta di Sturaro. Finisce di fatto qui la prestazione dei ragazzi di Allegri, che faticano a stare dietro a Suarez e compagni. Al 69′ un’altra magia del numero 10 del Barcellona chiude i giochi: Messi viene servito bene da Iniesta, lascia sul posto Barzagli e Benatia, lasciando partire un bolide che lascia immobile Buffon.
SI AMPLIA DI NUOVO IL GAP TRA BARCELLONA E JUVENTUS?
Partita davvero amara per la Juve, che per 45 minuti esatti dimostra di essere alla pari con il Barcellona. Anzi, i padroni di casa concludono poco o nulla in avanti e soffrono tanto in contropiede. Considerando ciò, è difficile dire che la Vecchia Signora, sia così inferiore al Barca. Almeno dal punto di vista tecnico e tattico. Quello che però non ci si aspettava era una tale fragilità. Non può un solo gol mettere in crisi una squadra che ambisce a vincere la Champions League. Di fatto il gol di Messi ha spento l’interruttore e trasformato la Juve in una squadra remissiva, a tratti timorosa. Ora c’è da lavorare, sicuramente ci sarà il campionato per far riprendere fiducia ai bianconeri. Poi, sarà la volta dello Sporting Lisbona, all’Allianz Stadium. Quale occasione migliore per ripartire.