Clamoroso Xavi: “Dal 30 giugno non sarò più l’allenatore del Barcellona”

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Xavi Hernandez, dal prossimo 30 giugno, non sarà più l’allenatore del Barcellona. Ad annunciarlo è stato il tecnico stesso nella conferenza stampa post-partita dopo la brutta sconfitta contro il Villarreal. Di seguito riportiamo le sue dichiarazioni.

Le parole di Xavi

Prima che mi facciate le domande pertinenti, voglio annunciare che dal 30 giugno non continuerò ad allenare il Barça. Ne abbiamo parlato con Laporta e con l’area sportiva e come culé penso che la società abbia bisogno di un cambio di dinamica.

Come culé, pensando alla società e ai giocatori penso che si libereranno e saranno più tranquillo. Pensando da uomo del club penso che la cosa migliore è partire il 30 giugno. Detto questo darò il massimo nei restanti quattro mesi, penso che potremo fare una buona stagione e spero che la dinamica cambi. È una situazione che richiede buon senso e ho deciso che il 30 giugno non continuerò ad allenare il Barça.

Precisamente non so se mi sono spiegato bene, questa decisione rilassa la situazione generale. Mi sento il più responsabile, penso che le cose abbiano funzionato molto bene, sia stato fatto un ottimo lavoro ma penso che il nostro progetto dovrebbe durare fino al 30 giugno. Penso che libererà i giocatori e allenterà la situazione generale del club.

Ho preso la decisione per giorni e in qualche modo mi sono liberato. Quello che vedo è che non libero la situazione dei giocatori e del consiglio direttivo e non voglio essere un ostacolo per il club, voglio sempre essere una soluzione, non voglio mai essere un problema. Ero una soluzione due anni e tre mesi fa ma ora, pensando con il cuore e pensando al club, per il quale voglio il meglio, la cosa migliore è che parto il 30 giugno.

Ringrazio il presidente per la sua fiducia. Abbiamo un presidente che ci fa da padrone, sia lui che Rafa e Alejandro sono molto validi e penso che questo allenterà la situazione. L’ho spiegato adesso al presidente, ci siamo incontrati in una conversazione molto umana, amo moltissimo il presidente, sia lui che Rafa, Alejandro, Deco. La loro fiducia fino ad oggi era piena ma è il momento, non mi commuove la situazione economica, mi commuove il cuore e credo che sia la situazione migliore per la società. Non voglio essere un problema.

Abbiamo giocato una partita totalmente infelice ed è un momento di cambio di direzione per i giocatori, che non lo meritano. È stato un duro vedere come vincevano una partita rimontata, non ricordo una partita così crudele come quella di oggi nella mia carriera. Abbiamo bisogno di un cambio di direzione per il bene del club e questo allenterà la situazione che circonda i tifosi del Barcellona“.