Colpani, vita da predestinato: da Bergamo a Berlusconi, tutti ai piedi del Flaco

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Ritmo, passo, lampi e classe. Talento poi, con una buona dose di intelligenza e colpi utili per la consacrazione. La seconda stagione in Serie A di Andrea Colpani, dopo sole 10 giornate, può essere definita con tutte quelle parole. Monza è ai suoi piedi, Galliani gongola difronte al talento cristallino del suo trequartista che è pronto per il salto nei grandi del calcio italiano e non solo. Un predestinato, sin dall’età di 8 anni, quando nei campi di Bergamo intrigava e sbalordiva tutti.

La classe di far innamorare il Cavaliere

Per chi conosceva il calcio perfettamente, come Silvio Berlusconi, accorgersi di un giocatore dal talento cristallino e dalla classe sopraffina era un gioco da ragazzi. Il Milan di Sacchi, infatti, prima che un grande allenatore, aveva un condottiero che selezionava accuratamente i propri futuri giocatori. I risultati poi già li sappiamo. E se il Cavaliere si può discutere politicamente parlando questo è soggettivo, ma la sua spiccata capacità nel mondo del calcio è indubbia e lo rimarrà per sempre. Le leggende o forse le verità delle formazioni fatte ai vari allenatori del Milan negli anni passati testimoniavano il grado di conoscenza calcistica di Berlusconi che è stato datore di lavoro, amico e poi presidente di alcuni migliori allenatori attuali in giro per il Mondo. Bene, di Colpani, il Cavaliere ne era innamorato.

Banale, oseremmo dire a questo punto. Il tutto però non è così frivolo, in quanto l’ex presidente del Monza si era accorto dei lampi del Flaco sin dalla Serie B e si sarebbe opposto quando, lo scorso anno, anche se nelle condizioni di salute non ottime in cui versava, sul tavolo di Galliani era arrivata una proposta in prestito per il ragazzo. “Colpani rimane a Monza, perchè sarà il Monza“. Ci immaginiamo queste parole da lui pronunciate con il suo solito savoir faire, contraddistinto di concretezza e decisione. Dopo un anno, El Flaco si è preso il Monza, proprio come pensava Silvio. E un velo di magone, sicuramente, nei pensieri del suo amico Galliani ci sarà. Lo avrebbe esaltato con i suoi paragoni artistici e particolari, ma è come se lo avesse fatto, come sempre da visionario del calcio.

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Colpani, da Bergamo a Monza: il prossimo passo è il grande calcio

Colpani, classe 1999, nasce a Brescia l’11 maggio. Ad otto anni i colpi sono quelli di un predestinato, ma gli osservatori di Milan ed Inter evidentemente non la pensano così e lo bocciano ai provini. Se un giovane talento calcistico vuole emergere quale è il posto giusto per andare? Ovvio, Bergamo, Atalanta. Da lì in poi, El Flaco entra nelle grazie dei vari allenatori dei settori giovanili, dimostrando di essere un passettino avanti rispetto alla concorrenza. La De però prima di lanciarlo, vuole aspettare e quindi lo manda in prestito un pò ovunque. Nel 2019 Colpani conquista Trapani, guadagnandosi l’appellativo di “Professore” del centrocampo.

Si torna a Bergamo, ma non c’è spazio. In una storia di talento e di classe, non può però non esserci Adriano Galliani che da condor fiuta il colpo e se lo porta in Brianza. Prestito con diritto di riscatto che diventa obbligo in caso di promozione del Monza in Serie A. Un colpo da visionari, quei 9 milioni versati all’Atalanta per il riscatto sono leggeri ed un investimento per un futuro certo.

Ora El Flaco ne vale minimo il doppio, dopo sole 10 giornate di Serie A, quando la casella gol dice già 5 in stagione. Tutto questo è diretto effetto delle caratteristiche complete del giocatore: tempi di inserimento tipiche da numero 8, classe da numero 10 geometrie e duttilità che testimoniano la poliedricità del giocatore. Il grande salto ormai è imminente: il Napoli ha iniziato la corte, la Lazio di Sarri ne è innamorata, ed occhio a Juventus ed Inter sullo sfondo. E chussà che da qualche parte il Cavaliere possa spendere una buona parola per il Milan. La Nazionale aspetta solo il momento giusto, quello che arriverà nella prossima pausa, per chiamarlo e per iniziargli a dare responsabilità.

Ora, soprattutto ora nel nostro calcio servono ragazzi come Colpani anche per dare un esempio chiaro alle generazioni che crescono amando il calci: allenarsi, sognare, emozionare. Tre verbi che messi tutti insieme sono di difficili comprensione per tanti. Qualcuno ci aveva visto lungo, qualcuno sorriderà da qualche parte ogni qualvolta El Flaco entusiasmerà con le sue giocate.