“Calcio stai sbagliando”, si potrebbe riassumere con quest’espressione l’intervista rilasciata da Giovanni Malagò a Il Corriere dello Sport. Secondo il presidente del CONI, la Federcalcio, la Lega, l’Assocalciatori, gli allenatori, la Fifa e Uefa, avrebbero dovuto cercare di trovare un accordo dal primo momento e produrre un documento condiviso.
Senza alzare polemiche inutili e inopportune vista l’emergenza coronavirus vissuta dal nostro paese (e non solo). Malagò ha poi toccato altri punti interessanti come quello relativo al ritorno dei campionati. Riportiamo di seguito le sue parole.
Malagò: “Danni a tante realtà, non solo al calcio”
Circa il ritorno delle attività, Malagò si è così pronunciato:
“Spero che il Governo autorizzi il prima possibile la ripresa delle attività agonistiche a partire dagli allenamenti. Attenzione, però, quando parlo di ripresa degli allenamenti la intendo aperta tanto all’atleta individuale quanto alla squadra, sempre che lo sport di riferimento lo consenta“.
Significativo anche il discorso conclusivo dell’intervista nel quale il presidente del CONI ha sottolineato:
“Tu cosa sei disposto a lasciare sul tavolo se la stagione non si conclude? E tu, televisione, il 5, il 10, il 15 per cento? Tu, federazione, sei pronta a partecipare a un fondo di solidarietà? E voi, calciatori, a quanta parte dello stipendio rinunciate? Fifa e Uefa, che fate, attingete alle vostre riserve? Come contribuite? Lo sport non può essere e non è soltanto il calcio di Serie A. Sono le centinaia di migliaia di persone che lo praticano nei circoli. In Italia ce ne sono 130mila e hanno tutti problemi economici rilevanti a causa della pandemia. Il danno che subiranno queste 130mila realtà è notevolmente superiore a quello del calcio”.
Presto scopriremo che decisioni verranno prese dopo le sue parole.