Copa Libertadores, anche i positivi del Boca Juniors possono giocare: il Libertad reagisce

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Uno stop durato 6 mesi, quello che ha messo la Copa Libertadores in standby e il calcio sudamericano in ginocchio per oltre 180 giorni. La causa? Ovviamente, la pandemia di coronavirus. Quella stessa pandemia che continua a colpire club su club, primo tra tutti il Boca Juniors. Ma che non sembra far vacillare le certezze di un ritorno in campo.

La massima competizione sudamericana è prossima alla ripartenza: si riprenderà dalla terza giornata della fase a gironi e tra i club impegnati c’è proprio il Boca. Non a caso, il club è finito al centro di una polemica che rasenta l’assurdo, sorta dopo il via libera della Conmebol e del Ministero della salute paraguaiana a scendere in campo nonostante molti giocatori risultino tuttora positivi, sebbene asintomatici.

Stando a quanto spiegato dalla commissione sanitaria della Federazione, Tevez & co. non presentano una carica virale tale da essere un pericolo per gli altri. Per la serie: hai il virus, ma non contagi nessuno. Quindi giochi.

L’indignazione del Libertad

Una decisione che ha fatto imbestialire, e non poco, il Libertad, il club che dovrebbe scendere in campo proprio contro il Boca nella prima partita della stagione. “Ogni giorno arrivano notizie nuove. Qui è chiaro che dobbiamo applicare il regolamento Conmebol, ed ecco che chi risulterà positivo non potrà giocare. Il ministero deve intervenire, questa è la legge sulla salute, punto. Deve essere coerente. Hanno rinchiuso un paraguaiano che non può aprire la sua attività, ma gli stranieri arrivano con un test positivo e possono giocare. Siamo tutti pazzi”. Queste le parole del presidente Ruben Di Tore, stando a quanto riporta Gianluca Di Marzio.

Non solo dichiarazioni alla stampa: il club paraguaiano ha emesso un duro comunicato, continuando la propria – personale – battaglia contro una decisione apparentemente folle. “Libertad esprime la sua totale indignazione, ripudio e assoluta preoccupazione per il trattamento differenziato e favorevole che viene concesso a queste persone a scapito della salute della popolazione paraguaiana. È altamente preoccupante che i responsabili della gestione dell’emergenza sanitaria in Paraguay modifichino le proprie regole a beneficio di persone o istituzioni che non hanno adempiuto agli obblighi assunti”.

Concludendo: “Siamo profondamente dispiaciuti che la Conmebol ignori i propri protocolli sanitari, violando i principi fondamentali di convivenza  e della salute delle persone, che entreranno in contatto con i membri della delegazione del Boca, i quali arriveranno malati nel Paese malati di Covid-19 . Mettendo così in pericolo i calciatori del Libertad che, con tanto impegno, sono riusciti a non contagiarsi (salvo casi isolati), a dimostrazione che agendo responsabilmente si possono soddisfare le richieste. Il club Libertad comunica che nelle prossime ore intraprenderà le opportune azioni legali per tutelare la salute. Il rigoroso rispetto dei protocolli sanitari non è negoziabile e le regole sono chiare a tutti, nessuno escluso”.