“Voglio solo tornare importante ad Empoli, come un tempo“. Le parole di Liam Henderson in estate non sono state sicuramente tanto lontane da queste. Il centrocampista scozzese arrivava da una stagione con molte ombre a Palermo in Serie B. In Sicilia tanti progetti, tante parole poi non rispettate. Urgeva tornare a quella che può definirsi la sua casa italiana. L’aria della Toscana e della città di Empoli lo rigenerano. In esclusiva Ok Calciomercato ha raccolto i retroscena legati alla rinascita dello scozzese.
Henderson: prima la diaspora a Palermo, poi Empoli e D’Aversa (per ora)
L’estate del 2023 l’allenatore dell’Empoli, Paolo Zanetti, decide di non puntare su Henderson. Inizia così la ricerca di un progetto importante che possa garantire al classe 1996 centralità e continuità. Il Palermo sta costruendo una squadra in grado di poter vincere la Serie B. Alla guida c’è Eugenio Corini, uno che di centrocampisti se ne intende. Henderson non esita un attimo, convince la sua famiglia ed approda in Sicilia. Un anno in Serie B poi il ritorno in A, questo il piano. Ma è il campo il giudice supremo di questo gioco. La stagione va in maniera radicalmente opposta rispetto a quanto ci si aspetti. La società rosanero naviga nella confusione ed anche Corini sbaglia più di qualcosa tanto da venire esonerato. Con Mignani la storia non cambia: i progetti di A devono essere quantomeno rimandati. Lo scozzese torna in Toscana deluso e in cerca di qualcuno che gli possa garantire fiducia.
Arriviamo all’estate appena trascorsa. Henderson torna in Scozia per le vacanze e per godersi la famiglia. Tutta teoria, visto che il giocatore inizia ad allenarsi da solo prima del ritiro con l’Empoli. Palestra, pesi, rapidità fra i paesaggi magnifici della Scozia. Vuole farsi trovare pronto, vuole dare un segnale per primo a se stesso. Dal primo giorno di ritiro con D’Aversa si avverte subito il feeling giusto. I due parlano poco e hanno lo stesso credo, composto da una sola parola: lavorare. La cultura del lavoro e della fatica li unisce. Henderson nota subito la differenza con l’anno precedente a Palermo, in cui gli allenamenti apparivano leggeri e a bassa intensità, almeno per lui. I primi giorni di ritiro con gli azzurri vissuti nella località di Naz-Sciaves, in provincia di Bolzano, sono decisivi. D’Aversa si accorge subito della duttilità tattica di Henderson tanto da volergli affidare la mediana dell’Empoli.
Il mercato chiama, però. Il giocatore incontra il suo agente che gli espone una ricca offerta, con tanto di triennale, da un club di Serie B. L’offerta è allettante, il progetto è simile a quello di Palermo, ossia ammazzare il campionato cadetto per tornare rapidamente in A. Tutti vacillano, tranne Henderson che non ci pensa su due volte. Vuole rimanere ad Empoli, vuole ritornare centrale in Toscana e ha capito che questa possibilità potrà garantirgliela D’Aversa. Quindi, rifiuta. Rimane a giocarsi tutte le sue carte nella squadra del presidente Corsi. Nonostante il contraddo in scadenza nel prossimo giugno, peraltro.
Lavorando tanto e parlando poco, si guadagna un inizio di campionato perfetto condito da una prestazione deliziosa contro la Juventus al Castellani. Venendo al futuro, ora è il momento dell’attesa. Come detto, il centrocampista scozzese ha deciso di rimanere ad Empoli con il contratto in scadenza il 30 giugno 2025. Una scelta chiara, forte e coraggiosa. Si vuole giocare tutte le sue chance in questi mesi prima di dicembre. Nel periodo natalizio, infatti, l’entourage del giocatore auspica un contatto con la dirigenza empolese per parlare di avvenire insieme, visti anche gli ottimi rapporti tra le parti. In caso contrario, si aprirà una nuova fase: quella del guardarsi intorno senza pretendere niente. Per il momento, il mantra è sempre e solo uno: lavorare per salvare l’Empoli. Per il futuro c’è ancora (non troppo) tempo.