Esclusiva OkC, Rizzitelli: “Roma? Gli infortuni pesano, ma dico no agli svincolati”

La redazione di Ok Calciomercato ha intervistato Ruggiero Rizzitelli in esclusiva. L’ex calciatore della Roma ha affrontato le tematiche più calde e dibattute in questo momento in casa giallorossa. Non è un periodo facilissimo per la squadra capitolina ed è stato molto interessante scoprire il punto di vista di chi la Roma la vive e l’ha vissuta da molto vicino.

Le parole di Ruggiero Rizzitelli alla nostra redazione

Dopo 8 partite la Roma si trova a 13 punti, dietro il Cagliari e a meno 3 dal quarto posto. Si attendeva un inizio del genere o le aspettative dopo il pre-campionato e il buon calciomercato erano più alte?
“Fare una diagnosi sull’incipit della Roma in campionato è complicato. Capisco che tutta la piazza si aspettava qualcosa di più ma con tutti questi infortuni è difficile valutare l’operato della squadra e del mister. Vista la partenza ci eravamo un po’ tutti illusi positivamente poiché la Roma si divertiva e faceva divertire il suo pubblico mostrando un ottimo calcio, nonostante qualche gol subito di troppo. Ho sempre detto che vedere una squadra che propone e costruisce è un buon segno e nelle prime partite la Roma sembrava in grado di farlo. A difendere siamo tutti bravi, il fare gioco e proporre le idee del proprio allenatore sul rettangolo verde è molto più difficile. Non bisogna sottovalutare la componente degli infortuni: se alla Juve togli i suoi calciatori offensivi migliori e alcuni centrocampisti, resta indubbiamente una grande squadra, ma non la grande Juve dei titolarissimi. È un discorso da ripetere anche con le altre squadre, immagina un Napoli senza Mertens, Fabian Ruiz, Insigne e gli altri elementi di livello. Quando perdi 4-5 titolari fai fatica a dare un giudizio oggettivo. È normale che molti si aspettassero il decollo ma si consideri che nonostante tutti questi infortuni la Roma ha perso una sola partita (in casa con l’Atalanta, ndr). In tutto ciò la difesa sembra sistemata, Smalling si sta dimostrando un grande difensore. All’inizio c’era qualche dubbio sulla sua condizione fisica e la sua capacità di adattarsi al calcio italiano, ma se giochi per 10 anni al Manchester un motivo deve pur esserci”.

Restando su un tema caldo come quello degli infortuni, crede siano solo frutto della sfortuna o che si possa trovare una causa più oggettiva?
“Fino a quando si parla di problemi muscolari c’è sicuramente qualcosa da rivedere e migliorabile nella preparazione. Quando invece ci sono traumi e contusioni, non si può fare molto se non prendersela con il mero destino infausto. L’anno scorso il problema riguardava sicuramente la preparazione come testimoniano i 45 infortuni muscolari. A questi ultimi, in questo campionato si sono aggiunti problemi legati a contusioni e in tal caso non si può fare nulla. Potresti evitare questa tipologia di problematica solo tenendo i giocatori in panchina ma non mi sembra una soluzione felice”.

Riagganciandoci proprio alla questione: in questi giorni la Roma sembra volersi muovere sul mercato degli svincolati. Ha delle preferenze sui calciatori accostati ai giallorossi in queste ore, quali Buchel e Rodwell?
“Il problema in questo caso è sempre il solito, la condizione fisica. La Roma attualmente ha bisogno di calciatori da subito utili alla causa e questo spiega il perché si stiano monitorando con attenzione i loro livelli di preparazione. Prendere un giocatore solo per fare numero in questo momento sarebbe controproducente visto che poi bisognerebbe dargli il tempo di tornare in condizione. Nel frattempo magari qualcuno degli infortunati si riprende e ti ritrovi con un elemento in rosa sul groppo che difficilmente potrà trovare spazio”.

jack-rodwell

Come si comporterebbe dunque in attesa che gli infortunati si riprendano?
“Non credo che la soluzione degli svincolati sia la più adatta se, come detto, si tesserano dei calciatori che non giocando da un po’ necessitano del tempo per integrarsi. Preferisco a questo punto far giocare qualche buon calciatore della Primavera che sia già pronto”.

Un’ultima domanda, crede che nonostante tutto la Roma possa battere il nuovo Milan di Pioli? Si tratta di squadre in difficoltà e che necessita urgentemente di punti. Ha un pronostico?
“Mi auguro che la Roma possa vincere e sono fiducioso dopo l’orgoglio visto in campo giovedì contro il Borussia. Certo, il rigore finale è stata una doccia fredda ma non deve cancellare quell’orgoglio, quell’autostima e quell’unione che potevano venire a mancare in un momento così delicato. Nonostante il risultato, è stata una prestazione che mi ha lasciato abbastanza soddisfatto e i calciatori devono essere contenti per il carattere che hanno messo in campo e riproporlo domenica contro i rossoneri. Sarà una bella partita, sicuramente difficile ma da affrontare con lo spirito giusto. Credo che quel rigore finale ci abbia paradossalmente dato morale. Abbiamo rischiato di battere la prima squadra della Bundesliga nonostante mancassero molti titolari e con molti giocatori a metà servizio (Dzeko e Perotti, ndr). È normale essere arrabbiati ma ripeto che dobbiamo essere orgogliosi del carattere che abbiamo dimostrato di avere”.