Esclusiva OkC, Tacchinardi: “5 maggio indimenticabile, la Juventus batterà l’Inter”

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In vista del Derby d’Italia fra Juventus ed Inter, la redazione di Ok Calciomercato ha intervistato in esclusiva Alessio Tacchinardi, ex giocatore della Nazionale italiana e della Juventus e ora opinionista tv. Queste le sue parole.

Lei che ha vissuto tantissime volte queste partite sicuramente sa quanta pressione abbiano entrambe le squadre. Quale è il suo ricordo più bello della rivalità eterna fra Juventus ed Inter?
“Sicuramente il 5 maggio che, anche se non un vero e proprio Juventus-Inter, certamente rimane il ricordo più bello. Vincere uno scudetto in quel modo contro i rivali, anche se a distanza, lo ricordo con grande piacere. Invece per quanto riguarda i ricordi legati ad una partita, ricordo con piacere uno Juventus-Inter vinto per un mio gol contro l’Inter di Tardelli, Frey, Vieri, Recoba. Questi due sono partite che mi piace sempre ricordare”.

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Fiducia bianconera

Arriviamo all’attualità. Dopo tante polemiche e perplessità si riparte. Juventus-Inter doveva giocarsi una settimana fa. Proprio questa settimana a chi, secondo lei, è servita di più? All’Inter per prepararla meglio o alla Juve per ricaricare le batterie un po’ scariche?
“La Juventus non stava attraversando il suo periodo migliore, e quindi in questi momenti non vedi l’ora di andare nuovamente in campo e dimostrare, specie poi se la sfida è con l’Inter. Sicuramente piange un po’ il cuore vederla a porte chiuse e quindi perderà moltissima adrenalina e tensione e sottolineerà quali giocatori hanno veramente gli attributi di scendere in campo e fare bene in queste situazioni. Detto questo, questa settimana potrebbe aver giovato soprattutto a Sarri nel capire come amalgamare meglio i bianconeri.

C’è da dire che si sta criticando una squadra che è ancora dentro tutte le competizioni e che quindi può vincere ancora tutto: il filo è sottile, ma è ancora in corsa in tutte le competizioni. Proprio per questo è un momento abbastanza delicato, ma sono sicuro che Sarri e tutta la Juventus sapranno uscirne bene e ancora più forti. Le stagioni possono cambiare in un momento, tutto dipende dalle condizioni con le quali si affrontano i periodi di difficoltà. Senza alchimia giusta e senza risultati sarebbe una stagione delicatissima. Ma la Juventus si è sempre storicamente tirata fuori dai momenti di difficoltà e se ne saprà uscire anche questa volta, penso che i bianconeri debbano avere paura solo ed esclusivamente di se stessi. Domani potrebbe essere la partita svolta”.

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Su Antonio Conte…

Domani sarà anche la partita di un personaggio che lei conosce molto bene: chiaramente di Antonio Conte. Essendo a porte chiuse, Conte eviterà di sentire tutti i fischi e le urla dei tifosi bianconeri. Conoscendo il soggetto che si carica di più quando sente la pressione, questo giocare a porte chiuse potrebbe essere paradossalmente un fattore negativo per il tecnico di Lecce?
“Sarebbe stato ingiusto dedicare ad Antonio fischi o cori contro, perché ha fatto la storia della Juventus nel passato. Purtroppo poi ha cambiato ed è andato all’Inter, ma non si deve mai dimenticare il passato. A livello emotivo e con i tifosi presenti, comunque, non sarebbe stata un’atmosfera facile da digerire anche per un carro armato come lui. Anche per un carro armato come lui, tutti gli eventuali fischi sarebbero stati un groppone non solo durante la partita ma anche nel post. Da una parte quindi la presenza dei tifosi avrebbe potuto destabilizzarlo, perché Antonio ha dato tanto, ma dall’altro avrebbe ancora di più potuto caricarlo”.

Ci sono delle analogie fra il Conte capitano e il Conte allenatore o è radicalmente cambiato?
“Certamente è cambiato molto. Probabilmente addirittura si è trasformato, soprattutto per essere un vero e proprio trascinatore in toto. Quando era capitano della Juventus era trascinatore soprattutto in campo, ma oggi è un vero e proprio condottiero dentro e fuori, anche a livello di dichiarazioni. Ha un carattere abbastanza introverso e un tempo, quando giocava, era capitano sul campo dando l’esempio, giorno per giorno, in allenamento; oggi invece è diventato un leader, un trascinatore in toto, anche e soprattutto a livello dialettale”.

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Eterna rivalità

Ci dia un pronostico. Come finisce Juventus-Inter secondo lei?
“2-1 per la Juventus con marcatori Ronaldo, Higuain che spero parta titolare e Lautaro per l’Inter. Il Pipita serve soprattutto perché c’è bisogno di giocatori che nei cross attacchino la porta, visto che senza di lui si avverte pochissima presenza in area. Da tenere d’occhio sicuramente ci sarà Lautaro Martinez che sta dimostrando di essere devastante e di essere un grandissimo giocatore. Sarà una super sfida, una rivalità storica che dura praticamente da sempre. Per la Juventus è la partita più sentita indubbiamente”.