Gioie e dolori per le italiane in questo turno di Europa League. Due squadre, Roma e Fiorentina, erano in una situazione di relativa tranquillità. Sassuolo e Inter invece erano chiamate ad una grande prova per alimentare le possibilità di passare il turno. Andiamo a vedere com’è andata nelle quattro gare.
FIORENTINA SFORTUNATA, QUALIFICAZIONE DA RIMANDARE
Al Franchi arriva un Paok Salonicco sicuramente agguerrito ma che fino ad ora aveva vinto solo una partita nel girone. Positivo l’avvio degli ospiti che sono abili a sfruttare un’incertezza del portiere viola Lezzerini. Da qui in poi la Fiorentina reagisce e disputa una bella partita, colpendo anche due legni con Cristoforo e Bernardeschi. Nonostante lo sforzo dei padroni di casa, il Paok trova il raddoppio in contropiede. Il solito Bernardeschi e poi Babacar firmano il pareggio. Nel finale però da un errore di Tomovic nasce il bel gol di Rodrigues, che firma il definitivo 3-2.
FINE DEI GIOCHI PER L’INTER
L’inizio sembrava presagire finalmente una vittoria convincente in Europa League in casa dell’Hapoel Beer Sheva. I nerazzurri passano infatti meritatamente in vantaggio con Icardi e poi trovano il raddoppio con Brozovic. L’Inter gestisce senza problemi fino all’intervallo. Nella ripresa lo scenario cambia completamente e, dopo una traversa del solito attaccante argentino, l’Hapoel prende in mano la partita. La squadra di Pioli cala mentalmente e fisicamente e subisce il gol del 2-1. I padroni di casa continuano ad attaccare e trovano il gol del pareggio su calcio di rigore. Penalty causato da una sciagurata uscita di Handanovic che travolge Buzaglo e viene espulso. Gli ospiti provano a reagire e vanno vicini al sorpasso con Icardi e Candreva. Nel recupero però arriva il clamoroso vantaggio dell’Hapoel, che condanna l’Inter ad un impietoso ultimo posto nel girone.
LA ROMA VOLA SULLE ALI DI DZEKO
La Roma doveva vincere per qualificarsi come prima nel girone con un turno di anticipo, indipendentemente dall’altro match. La vittoria è arrivata con un sonoro 4-1 ai danni del Viktoria Plzen. La partita inizia bene con la Roma che trova il vantaggio grazie ad un gol fantastico di Dzeko. Passano però meno di dieci minuti e la solita distrazione difensiva porta gli ospiti sull’1-1. Per circa un quarto d’ora sembra che il Plzen possa rendersi nuovamente pericoloso ma senza creare grosse occasioni. Tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo i giallorossi sprecano tanto con Dzeko e Salah. Ma grazie ad un bel colpo di testa del bosniaco servito da Rudiger, la Roma passa in vantaggio. I ragazzi di Spalletti continuano a creare e trovano ancora i gol di Dzeko (tripletta) e di Perotti. Per i giallorossi benissimo l’attacco, meno bene la difesa, che fa ancora tremare Spalletti.
SI INTERROMPE IL SOGNO DEL SASSUOLO
Serviva un’impresa al Sassuolo per battere l’Athletic Bilbao e giocarsi la qualificazione nell’ultima giornata. L’impresa purtroppo non è arriva ed al San Mamès finisce 3-2. L’inizio è incoraggiante grazie ad un autogol di Balenziaga, dopo un errore del portiere Herrerin, che non trattiene un cross di Ragusa. La reazione dei padroni di casa non tarda ad arrivare e Raul Garcia pareggia sugli sviluppi di un corner. Gli emiliani iniziano bene anche il secondo tempo e si rendono pericolosi con Ricci. L’esperienza degli spagnoli però punisce e porta prima al gol di Aduriz e poi a quello di Lekue. Inutile la rete di Ragusa nel finale. Esce comunque a testa alta un bel Sassuolo che merita un elogio per essersi giocato fino alla quinta giornata la qualificazione.