L’anno dell’attuale tecnico della Juventus Maurizio Sarri al Chelsea è stato più che positivo grazie alla conquista dell’Europa League e del terzo posto in Premier League. Peccato, però, che il rapporto con molti giocatori non è mai riuscito a fiorire. Testimonianza di ciò è l’ex difensore dei blues Gary Cahill, attualmente al Crystal Palace. Recentemente, in un’intervista al Daily Mail, il centrale difensivo inglese ha attaccato il suo ex allenatore con delle parole al veleno.

Il rapporto con Sarri
“Siamo andati ai Mondiali 2018 e siamo arrivati in semifinale, quindi io mi sono perso il ritiro, problema enorme. Sarri era concentrato sulla tattica, forse troppo, e io mi sono perso tutta quella parte. La questione è iniziata con il piede sbagliato e a metà stagione qualsiasi tipo di rapporto ci fosse era andato. E non ci sarebbe mai stato modo di recuperarlo”.
Le difficoltà
“È difficile avere rispetto per alcune delle cose che ha fatto. Ma ho molto rispetto per il club e per i calciatori. Da giocatore importante, da capitano, avrei potuto mandare tutto all’aria, ma non è così che si fa. È stato semplice? No. È stata sicuramente una delle cose mentalmente più difficili da affrontare, anche perché è durata tantissimo”.
Le cinque partite
“Sfrutteresti l’opportunità. Senti un desiderio che brucia dentro di te, che dice ‘dammi cinque partite e la maglia non me la togli più’. È un tipo di arroganza che devi avere. Il problema è che Sarri quelle cinque partite non me le ha mai date…”
Il rispetto per Conte
“E’ un grande allenatore. Ha detto ‘ok, cambiamo’. Conosce quella formazione a memoria e voleva in campo giocatori che sapessero a memoria il loro ruolo in quello schema. Se non lo sapevi, non giocavi. I Conte, i Mourinho, non staccano mai. L’attenzione ai dettagli, il modo di pensare, hanno una enorme fiducia nei propri mezzi. Un’arroganza in senso positivo”.