FIFA, Infantino rieletto presidente fino al 2027: “Continueremo a lavorare con onestà per proteggere il calcio”

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Gianni Infantino è stato riconfermato alla guida della FIFA fino al 2027. Il presidente italo-svizzero ha ottenuto nuovamente la fiducia delle 211 Federazioni. Nonostante fosse l’unico candidato, il cinquantaduenne si appresta ad iniziare il suo terzo mandato alla guida dell’organo calcistico. L’elezione è avvenuta durante il settantatreesimo Congresso FIFA che si è tenuto a Kigali, in Ruanda.

Eletto per la prima volta nel 2016, Infantino ha ottenuto il suo secondo mandato nel 2019 e infine ecco l’ultima conferma da parte dei delegati di tutte le Federazioni. Il presidente ha voluto ovviamente commentare la nuova rielezione, ringraziando tutti per la fiducia e fissando degli ulteriori obiettivi per i quattro anni che verranno. Inoltre ha voluto specificare tutti i successi ottenuti negli ultimi anni, tra cui l’aumento dei ricavi della FIFA e il Mondiale in Qatar.

Le parole di Infantino al Congresso FIFA

Ecco le parole del presidente della FIFA Gianni Infantino, arrivato alla sua terza rielezione.

“So che in molti mi amano e che c’è anche chi mi odia: ma io amo tutti, anche e soprattutto loro. Essere presidente della FIFA è un incredibile onore e privilegio, una grandissima responsabilità. Continuerò a servire la FIFA e il calcio di tutto il mondo. Leadership è ascoltare e imparare e io imparo ogni giorno. Ma leadership è anche agire: potete continuare a fidarvi del mio impegno perché continuerò a lavorare duramente per unire il mondo attraverso il calcio”.

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“Vi avevamo promesso i Mondiali migliori di sempre e lo abbiamo fatto. Vi avevamo promesso che avremmo aumentato i ricavi della Fifa, che l’avremmo resa più trasparente, che avremmo riguadagnato la fiducia degli sponsor. Ci eravamo prefissati di raggiungere quota 6,4 miliardi di dollari: siamo arrivati a 7,5 e non si raggiungono queste cifre se non sei un’organizzazione solida e forte, in cui tutti credono”.

“Quello che vi abbiamo promesso era di continuare a lavorare con onestà, per proteggere il calcio, le nostre Federazioni, i nostri tifosi di tutto il mondo. Il calcio è simbolo di gioia, felicità, pace, il calcio unisce il mondo. E ci sono tante cose che non vediamo l’ora di fare: siamo qui per organizzare competizioni e far crescere il calcio. Sento dire che c’è troppo calcio ma nella maggior parte del mondo non è così. Quando si vede la passione per il calcio, bisogna fare qualcosa: la FIFA Arab Cup, per esempio, è stata un successo incredibile”.