Il presidente della FIGC Gabriele Gravina è intervenuto a margine dell’Assemblea della Federazione toccando più punti caldi degli ultimi giorni.

Sull’indice di liquidità
“L’indice di liquidità è solo un punto di riferimento per stabilire chi, nel breve termine, è nelle condizioni di garantire la continuità aziendale per poter affrontare il campionato. Stabilita l’ammissività di questo indice, il Consiglio ha condiviso la necessità di continuare a confrontarci sulla determinazione del coefficiente e dei correttivi”.
Sulla capienza degli stadi
“Per esaudire tutte le richieste di biglietti ci sarebbe voluto uno stadio molto più grande. Il 10 marzo ho chiesto al ministro Speranza il 100% negli stadi e lui ha dato il nulla osta. Quindi abbiamo chiesto al sottosegretario Vezzali di adempiere al nulla osta, che credo sia scontato. Mi aspetto nelle prossime ore anche una buona notizia sul 100% nei campionati.”

Sul vice presidente della FIGC
“Il voto unanime per Ghirelli, peraltro a scrutinio segreto. È un grande segnale di unità e dimostra la compattezza assoluta di sei componenti su sette. La Serie A rivendicava la poltrona? A me è stato detto che loro rivendicavano la vicepresidenza perché è stato sempre così. Ma su questo punto c’è un errore storico. L’hanno avuta una volta con Beretta e poi due volte con Micciché e Dal Pino. Se esce Dal Pino non entra Casini. C’è una valutazione politica e si vota. In democrazia funziona così. Le altre sei componenti avevano voglia di dare un segnale e io dovevo assecondare la compattezza di questo gruppo granitico che voleva Ghirelli. Il voto di questa mattina è un messaggio abbastanza chiaro sul futuro di questa federazione. Un rappresentante di Serie A e B nel comitato? Io ho proposto al Consiglio, che mi è sembrato d’accordo al 100%, che debba essere Lorenzo Casini non appena entrerà ufficialmente in carica”.