Tra qualche settimana sarà un anno esatto di stadi senza pubblico. La pandemia da coronavirus ha scosso tutto il mondo del calcio, e il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, lo sa. In un’intervista al Corriere della Sera, egli ha fatto filtrare molto ottimismo per una parziale riapertura degli stadi al pubblico, anche in vista dell’imminente Europeo.

Il tema riapertura
“C’è stato un incontro con il Cts per parlare dell’Europeo a Roma. È stato un vertice positivo. Non ci sono preclusioni, neppure per i tifosi delle altre nazioni. Stiamo anche discutendo di una parziale riapertura in campionato. Speriamo che la pandemia non ci giochi un brutto scherzo proprio ora. Sono ottimista, aspettiamo solo l’insediamento del nuovo governo”.
La riforma dei campionati
“Non dobbiamo affrontarla solo in termini quantitativi, cioè quante squadre si tagliano e in quale Lega. Serve un intervento strutturale. Il tema non è la A a 20 o 18. Il principio vincolante deve essere la sostenibilità. Bisogna ridisegnare i principi della mutualità, studiare la flessibilità. degli emolumenti e trovare nuove risorse. Il semiprofessionismo può aiutarci a risolvere il problema. E bisogna raffreddare il sistema delle retrocessioni: tre squadre su quattro che scendono in Lega Pro rischiano di sparire. È una rivoluzione necessaria”.