Figc, UFFICIALE: Tavecchio si è dimesso

Ora è ufficiale: Carlo Tavecchio si è dimesso dalla carica di Presidente della Figc. Dopo il fallimento della Nazionale e la pressione mediatica, l’ormai ex numero 1 della federazione ha rinunciato all’incarico, comunicando la sua scelta alle 12 di quest’oggi.

Questo è quanto emerso dal consiglio federale convocato dallo stesso Tavecchio per questa mattina. Entro 90 giorni verranno indette le nuove elezioni.

ADDIO TAVECCHIO: “COLPA DI SCIACALLAGGIO POLITICO E AMBIZIONI PERSONALI”

“Ho preso atto del cambiamento di atteggiamento da parte di alcuni partecipanti alla riunione di mercoledì, nonostante il documento che mi hanno richiesto e condiviso, non sono disposti nemmeno a discuterlo”.

Queste le dichiarazioni accusatorie di Tavecchio nei confronti dei consiglieri Figc, influenzati da “Ambizioni e sciacallaggi politici che hanno impedito di confrontarci sulle ragioni di questo risultato”. Con queste parole, riportate dall’Ansasi conclude l’era Tavecchio in Figc.

LE REAZIONI
  • ABETE: “Il presidente Tavecchio ha preso atto che alcune componenti, che in passato avevano manifestato il loro appoggio, avevano difficoltà nel rinnovare questo tipo di consenso”.
  • LOTTI: “Questa è un’occasione per poter ripartire. Credo sia opportuno sfruttare quest’occasione per rifondare il calcio. La politica è pronta a dare una mano”.
  • SIBILIA (Lnd): “C’è stata una componente autorevole che ha pensato di non fare più parte della maggioranza e noi ne abbiamo preso atto. Ringraziamo Tavecchio per quello che ha fatto, ora il calcio ha bisogno di ripartire e cominciare un nuovo percorso”.
ANCELOTTI E IL GRAN RIFIUTO

Sulla scelta dell’ex numero 1 della Federazione ha influito notevolmente il “gran rifiuto” di Carlo Ancelotti, ampiamente previsto dagli addetti ai lavori.

Adesso ci troviamo di fronte all’ anno zero del calcio italiano. Senza ct, senza un presidente di federazione e senza un piano concreto: da qui si può solo risalire.