Vertice FIGC: Tavecchio non si dimette. Ufficiale esonero Ventura

Toccato il fondo, si può solo risalire. Oggi a Roma ha avuto luogo il vertice in FIGC per dare una nuova vita al movimento del calcio italiano.

All’ordine del giorno tutte le decisioni da prendere, dopo il tracollo che è costato agli uomini di Ventura la mancata qualificazione a Russia 2018. Dai settori giovanili ai ruoli in Federazione, da Tavecchio al prossimo CT: ecco le scelte dalle quali dovremo ripartire.

TAVECCHIO NON SI DIMETTE. VIA AI CONTATTI PER ANCELOTTI DOPO VENTURA

Due ore di vertice per dare il via alla rivoluzione. Non si ripartirà da un nuovo presidente federale. Il primo ad annunciarlo è stato Damiano Tommasi che ha lasciato anticipatamente il meeting, perchè ritenuto “surreale”.

Carlo Tavecchio, supportato da alcuni grandi club di Serie A e da Gianni Infantino, manterrà la sua posizione. Il numero uno dell’AIC allora ha abbandonato la riunione perché in totale disaccordo con l’approccio dell’Assemblea nei confronti delle decisioni da prendere.

“Mi aspettavo una rivoluzione. Ripartire da zero. Appena ho capito che non sono queste le intenzioni ho deciso di andarmene. Attendo l’esito delle votazioni in Federazione e le decisioni che verranno prese”.

ESONERATO VENTURA. SI PUNTA ANCELOTTI

La prima carta che si vorrà giocare Tavecchio sarà quella del nuovo CT. Il capitolo Ventura si è chiuso nel peggior modo possibile con l’esonero ufficiale e si è scelto di voltare pagina.

Serve un uomo di esperienza e carisma, uno che possa dare un’identità ad una Nazionale che è ormai persa nei meandri di un sistema fallimentare. L’obiettivo è Carlo Ancelotti. Dopo l’esperienza al Bayern Monaco l’allenatore ha rifiutato diverse offerte plurimilionarie dalla Cina e non solo. L’ostacolo più grande sarebbe l’ingaggio, troppo alto per la Federcalcio. Nelle prossime ore arriveranno aggiornamenti sulle trattative che viaggiano sull’asse Roma-Vancouver, l’asse FIGC-Ancelotti.