In una lunga e significativa intervista l’agente di Cutrone, Giovanni Branchini, ha parlato del futuro del suo assistito toccando tutta una serie di punti, a partire dall’umore dell’ex Milan. Queste le parole rilasciate a TMW Radio. “C’è una certa rassegnazione perché davanti a certi comportamenti non si può far finta di non capire. Noi siamo arrivati a Firenze felicissimi, poi si sa che il calcio è uno sport di squadra. Mi dispiace solo che Patrick non abbia potuto avere le stesse opportunità degli altri per far vedere le sue qualità e in questo modo è molto difficile esprimerle. Mi dispiace perché reputo la Fiorentina una squadra ben assemblata”.

La frecciatina a Piatek
Il cuore dell’intervista ha interessato la questione legata alla decisione del Wolverhampton di togliere l‘obbligo di riscatto, soluzione che permetterebbe dunque al 63 viola di tornare in Premier. “C’è una novità formale. Più di una volta si è fatto riferimento a un accordo presente sul contratto di Cutrone, quindi l’ho voluto togliere. Mi riferisco all’obbligo di riscatto basato su un certo numero di partite da giocare. Il prestito oggi è secco e libero con una condizione di riscatto già fissata che, ribadisco, potrebbe essere rinegoziata. Il prestito aveva un valore di 3 milioni, mentre il riscatto di 16 milioni suddivisi in due anni. La Fiorentina mi ha detto che i tecnici non avevano mai avuto limitazioni dalla società sul suo impiego, ma ultimamente mi sono sorti molti dubbi e i numeri lo confermano. Mi sembra strano che in un reparto dove si fatica tanto a segnare non possa esserci spazio”. Da segnalare, inoltre, la battuta finale su Piatek, celante un implicita e poco neutra preferenza di Branchini per Cutrone rispetto all’ex centravanti di Genoa e Milan: “Mi fa ridere che la possibile salvezza viola sia ora associata all’eventuale arrivo un giocatore che ieri ha segnato solo il settimo gol in Germania di cui due tra l’altro su rigore. Ci vorrebbe un po’ di equilibrio”.