Fiorentina, Chiesa: “Non ho paura di ripartire. Inter o Juve? Penso solo a migliorarmi”

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Nel pieno della fase 2 dell’emergenza coronavirus, il dilemma nel mondo del calcio resta solo uno: ripartirà la Serie A? Una risposta ancora non c’è, ma molti calciatori sono favorevoli ad un’eventuale ripresa. Uno di questi è il talento della Fiorentina Federico Chiesa, il quale ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport non solo di tutto ciò, ma anche della possibilità di salutare Firenze durante la prossima sessione di mercato.

Il pensiero di Chiesa

“Con il presidente, con Barone e Pradè nell’ultimo anno abbiamo parlato tantissimo, il presente è l’unico tempo sul quale sono concentrato. Io penso al lavoro di tutti i giorni, agli obiettivi immediati, il principale è la salvezza. Speriamo di tornare tutti a giocare, il resto verrà”.

Juve o Inter?

“Se chiamano Juve o Inter trovano occupato? Il mio obiettivo è il miglioramento generale, non solo quello tecnico, devo completarmi e sono il primo a rendermene conto. Paulo Sousa, che mi ha lanciato, ma anche Pioli, mi ripetevano spesso che il calcio si gioca prima di tutto con la testa. Io, per indole, sono portato a non amministrare le energie, ho una generosità che tante volte compromette la prestazione, talvolta manco di lucidità sotto porta. Devo migliorare e migliorare e ancora migliorare, trovare con più regolarità il gol, se voglio avvicinare mio padre che in Serie A ne ha segnati 138″.

Niente paura

“Il mio è un messaggio di fiducia. Siamo assistiti da medici bravissimi, sono gli eroi del momento, stanno facendo un lavoro straordinario e vorrei davvero ringraziarli. Non dobbiamo avere paura. Io non ne ho, ho soltanto voglia di tornare in fretta al calcio, alle partite, al campionato. Dobbiamo chiudere una stagione, noi in particolare abbiamo il dovere di raggiungere la salvezza. La squadra è consapevole del momento, ma ha grande fiducia nello staff medico, sa di essere seguita con tutte le attenzioni e vuole riprendere a lavorare. Sento spesso il dottor Pengue, una mente brillantissima. Lui ci rassicura. La notizia delle nuove positività non ci ha turbati”.

Il suo momento personale

“Non sono mai stato fermo per due mesi e la cosa mi pesa. Anche se ho lavorato parecchio, siamo professionisti. Ci siamo allenati costantemente seguendo il protocollo che trasmetteva ogni giorno Iachini”.