Il direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè ha rilasciato un’interviata a Sky Sport. Pradè ha sottolineato di essere risultato positivo al coronavirus, rientrando dunque nell’infelice lista di quei tesserati viola ammalatisi a partire da marzo.
Le sue parole
“Fa male vedere tutta la famiglia ammalarsi a causa propria, il calcio può far capire come sarà la nuova vita. Ho portato il virus in casa, l’ho trasmesso a mia moglie, a mia figlia, ai miei cognati e ai miei nipoti e soprattutto ai miei suoceri, che sono stati ricoverati per 30 giorni. Nella sfortuna sono stati ricoverati allo Spallanzani che è un posto di importanza primaria nel mondo per questo tipo di malattie. Il momento più brutto è quando vedi tutta la tua famiglia ammalarsi pian piano, è un virus subdolo e bastardo”.
Il messaggio di Pradè
“Il messaggio che mi sento di dare è proprio quello sul cambiamento delle nostre vite, su come dobbiamo essere accorti con le precauzioni e le distanze, evitando gli assembramenti. Io sarò un portavoce assoluto di questo, quando si hanno tutte le precauzioni e si prendono tutti gli accorgimenti, il calcio e in generale lo sport possono essere un veicolo giusto per far capire questa nuova vita, perché ci dovremmo convivere finché non si troverà un vaccino”.