Focus OkC – Mercato Genoa, per una volta poche cessioni e rinforzi eccellenti

Movimentato come sempre il calciomercato dalle parti del Genoa di Preziosi, che ci ha abituato a rivoluzionare la rosa ad ogni sessione di calciomercato per poi affidarne la ricostruzione al solito demiurgo Gasperini. Quest’anno, però, Gasp non c’è più, rimpiazzato dal suo allievo Ivan Juric, a cui è stata consegnata una rosa più forte della scorsa stagione, al netto di poche partenze importanti e diverse new entry interessanti.

La copertina la merita senza dubbio Lucas Ocampos, ala argentina classe ’94 di sicuro talento: per lui già esperienze importanti in Europa con le maglie di Monaco e Olympique Marsiglia, appetito da molti club, il suo approdo sotto la Lanterna è sicuramente un colpaccio per Preziosi che già pregusta la possibile futura plusvalenza.

MERCATO GENOA, VOTO 7

Oltre al talentuoso Ocampos, sono arrivati rinforzi più o meno in ogni reparto, ma il colpo grosso dell’estate genoana sono le permanenze dei suoi giocatori più importanti dati per sicuri partenti: Pavoletti, Rincon, Laxalt e Perin (nell’ultimo caso con l’aiuto di un infortunio che ha allontanato le pretendenti).

Rispetto alla scorsa stagione, manca giusto qualche giocatore, ma nulla rispetto alle grandi manovre in uscita degli scorsi anni: tra i titolari Ansaldi è andato all’Inter e Dzemaili non è stato riscattato in un’ottica di ringiovanimento della rosa, inoltre Cerci e Suso si sono visti terminare il prestito, con molti rimpianti da parte dei tifosi del Grifone nel caso dello spagnolo, ben pochi nel caso dell’ala dell’Atletico Madrid. Ben sopportabili anche le partenze di De Maio e Tachtsidis.

In entrata si è lavorato con parsimonia e lungimiranza, spendendo poco ma aggiudicandosi prospetti di avvenire e utili alla causa. A conti fatti, l’affare più dispendioso è stato il riscatto di Laxalt dall’Inter: 4 milioni per un 23enne reduce da una stagione eccellente e destinato solo a crescere. Sono poi arrivati, oltre al già citato Ocampos, gli altri argentini Simeone (21 anni), Gentiletti (31 anni), Orban (27 anni, con due presenze in nazionale albiceleste): questi ultimi due innesti sono chiamati a consolidare un reparto arretrato italo-argentino di assoluta qualità ed esperienza, con Burdisso, Munoz, Izzo e il neoarrivato Biraschi (22 anni).

La fascia sinistra viene rinforzata dal ritorno di Brivio, quella destra da quello di Edenilson, ma il ritorno di fiamma più importante è al centro del campo: Miguel Veloso, dopo quattro buone stagioni alla Dinamo Kiev, torna in Liguria per ragioni di cuore e si riprende la regia del Grifone, più maturo e determinante a ormai 30 anni. Da valutare l’apporto del giovane Ninkovic, che si affianca ai tanti giovani in attesa di consacrazione in quella che sembra una stagione assai promettente per i colori rossoblu.