La Juventus, vincitrice delle ultime cinque edizioni del campionato di Serie A, non sembra intenzionata a cedere il titolo di regina d’Italia a nessuna delle squadre rivali. Lo dimostra il mercato che Agnelli e la sua dirigenza hanno portato avanti durante questa sessione estiva: la società, con le operazioni svolte, non solo è riuscita a migliorare qualità e forza della rosa, ma anche ad indebolire le squadre che erano da diversi anni (e forse nonostante tutto ancora sono) le due principali dirette concorrenti della squadra bianconera, la Roma ed il Napoli. Dalla squadra giallorossa è arrivato uno dei primi colpi estivi della Juve, il centrocampista Miralem Pjanic, approdato a Torino per 32 milioni di euro: ottimo rapporto qualità-prezzo, se si considera che il bosniaco nella scorsa serie A era stato il miglior goleador tra i centrocampisti. Dai partenopei è invece arrivato il capocannoniere dello scorso anno, Gonzalo Higuain, che con i suoi 36 goal ha battuto il record di reti siglate in un solo campionato, che prima dell’argentino deteneva Gunnar Nordahl con 35 centri. Questi due colpi, insieme ad altri acquisti mirati come Dani Alves, Pjaca e Benatia, hanno reso la squadra torinese la regina del mercato di luglio. Ad agosto è invece arrivata l’unica nota dolente del mercato bianconero: l’addio del francese Paul Pogba che, dopo essere stato al centro di numerose trattative anche durante le sessioni di mercato precedenti, è stato ceduto al Manchester United, che per riacquistare il gioiellino classe ’93 ha speso 105 milioni più 5 di bonus, facendo registrare il trasferimento del centrocampista dalla Juve come il più oneroso della storia del calcio.
MERCATO JUVENTUS, VOTO 8.5
In porta le operazioni si sono limitate allo svincolo del terzo portiere Rubinho: al suo posto preso Audero. Storari era già stato ceduto al Cagliari la scorsa stagione per lasciare il posto di riserva di Buffon a Neto; quest’ultimo rimane il secondo portiere della Juve.
In difesa è arrivato lo svincolo dell’uruguaiano Martin Caceres dopo cinque anni e altrettanti scudetti con la maglia bianconera; quest’ultimo dopo la chiusura del mercato non ha ancora trovato una squadra dove giocare in questa stagione ma, essendo svincolato, per lui non esistono vincoli di tempo per trovare una nuova destinazione. Un’altra cessione del reparto è stata quella del cileno Mauricio Isla che, dopo le due stagioni in prestito (prima al QPR e poi al Marsiglia), è stato ceduto a titolo definitivo al Cagliari per 4 milioni di euro. Per concludere sono state portate a termine due ottime operazioni in entrata: quella di Dani Alves, arrivato a Torino a parametro zero dopo otto anni e diversi trofei conquistati con la maglia del Barcellona, e quella che ha riportato in Italia Mehdi Benatia dopo la parentesi di due anni al Bayern Monaco: ai tedeschi 3 milioni di euro per il prestito del marocchino.
Il centrocampo è stato il reparto dove la società bianconera ha lavorato di più in questo mercato estivo. Il primo colpo, come già detto, è stato l’acquisto di Miralem Pjanic dalla Roma; il bosniaco a causa di problemi muscolari non ha ancora giocato partite ufficiali con la Juventus, ma si attende con ansia il suo esordio. Un altro acquisto importante in questo reparto è stato quello di Marko Pjaca, centrocampista offensivo classe ’95, prelevato dalla Dinamo Zagabria per 23 milioni di euro, e considerato da molti uno dei più grandi prospetti del calcio internazionale. Per lui per ora solo pochi minuti contro la Lazio, ma ha già dimostrato di avere tanta qualità e tanta personalità. La terza entrata , chiusa nelle ultime ore di mercato, è quella di Juan Cuadrado, tornato in prestito dopo esser già stato alla corte di Allegri nella scorsa stagione. Gli acquisti a centrocampo si chiudono con questi tre nomi, ed è per questo che il mercato della Juve non può essere considerato perfetto. La società di Agnelli ha infatti inseguito a lungo quello che doveva essere il sostituto di Pogba (si sono fatti i nomi di Matuidi, Sissoko, e più concretamente quelli di Witsel e Brozovic); il sostituto del “polpo”, però, a Torino non ci è mai arrivato. Se il belga il giorno dopo la chiusura del mercato dichiara che si sentiva già bianconero e se il procuratore del centrocampista croato dell’Inter dichiara che la Juventus era fortemente interessata a lui, vuol dire che anche i campioni d’Italia qualche imperfezione l’hanno commessa. Le cessioni, oltre quella già citata di Pogba, sono state quella di Padoin, anche lui al Cagliari, per 600 mila euro e quella di Pereyra al Watford per 13 milioni più 2 di bonus.
Il reparto offensivo è invece quello dove i bianconeri hanno lavorato meglio. L’arrivo di Higuain è il colpo che ogni tifoso juventino sognava, e i 90 milioni spesi per acquistarlo sono un segnale: la Juve non vuole solo consolidare la propria supremazia in Italia, ma vuole anche crescere a livello europeo. Molto importanti poi sono state le entrate economiche che sono arrivate tramite le cessioni di Morata e Zaza. Il primo è tornato a vestire la maglia del Real Madrid, che ha esercitato il diritto di “recompra” a 30 milioni di euro. Il secondo è stato venduto in Premier League, al West Ham, per 25 milioni di euro. Grazie a queste due cessioni e a quella di Pogba per una cifra stratosferica, la Juventus è riuscita ad andare in positivo con il bilancio, nonostante l’ottimo mercato in entrata.