Hellas Verona ai piedi di Belahyane: ecco chi è il “crack” che sta stupendo la Serie A

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L’Hellas Verona di Paolo Zanetti sta disputando un buon campionato e nelle prime cinque giornate ha conquistato 6 punti, frutto delle vittorie contro Napoli e Genoa. Il direttore sportivo Sean Sogliano ha costruito una squadra ricca di giovani talenti e la stella più luminosa è Reda Belahyane, centrocampista classe 2000 arrivato a gennaio a titolo definitivo dal Nizza per soli 500.000 euro. Andiamo a scoprire nel dettaglio chi è il ventenne francese che sta stupendo la Serie A.

La carriera: dall’avventura al Nizza all’esperienza a due facce all’Hellas Verona

Nato il 1 giugno 2004 ad Aubervilliers (nella regione dell’Île-de-France), Reda Belahyane muove i primi passi nel mondo del calcio in quattro differenti società francesi: l’Olympique de Pantin dal 2010 al 2013, l’FCM Aubervilliers dal 2013 al 2014, il Red Star 93 dal 2014 al 2016 e il Montfermeil fino al 2019.

All’età di 15 anni arriva la chiamata del Nizza e, senza pensarci due volte, accetta di trasferirsi in Costa Azzurra. Il centrocampista viene aggregato nel settore giovanile e inizia a scalare le gerarchie, conquistando nel 2021 un posto nella squadra B. La sua crescita viene premiata il 20 ottobre dello stesso anno, giorno in cui firma il primo contratto da professionista. Belahyane si impone immediatamente come un pilastro dello scacchiere tattico di Didier Digard e mette a referto 24 presenze e 1 gol nello Championnat National 3.

Nell’annata seguente si affaccia nel calcio dei ‘grandi’ ed esordisce il 3 marzo 2023 subentrando al minuto 79 nel pareggio per 1-1 contro l’Auxerre. Nemmeno due settimane dopo debutta anche in Conference League prendendo parte al successo per 3-1 nel ritorno degli ottavi di finale contro lo Sheriff Tiraspol. La stagione 2022/23 si conclude con 17 partite tra Nizza B e prima squadra (6 match, di cui 4 in Ligue 1 e 2 in Conference).

L’anno seguente Reda fatica a imporsi e viene relegato ai margini del progetto: gioca appena 101 minuti e a gennaio decide di cambiare aria per avere maggiore continuità. L’Hellas Verona fa sul serio e lo acquista per mezzo milione di euro, regalando così al calciatore la possibilità di vivere la prima esperienza al di fuori della Francia. L’avventura in Italia però si rivela piuttosto complicata e alla corte di Marco Baroni scende in campo in sole due occasioni (16′ contro la Juventus e 74′ contro l’Inter nell’ultima giornata di Serie A).

La musica cambia con l’arrivo di Paolo Zanetti in panchina: il 18 agosto 2024 allo Stadio Marcantonio Bentegodi va in scena Hellas Verona-Napoli, gara valida per la prima giornata di campionato, e al minuto 21 Suat Serdar viene sostituito a causa di un infortunio. Al suo posto entra proprio Belahyane e da quel momento il classe 2004 francese non uscirà più dal campo. Nelle successive quattro partite diventa il faro del centrocampo gialloblu e non viene mai sostituito, imponendosi come leader e talento più cristallino degli scaligeri.

Per quanto riguarda la nazionale, Reda ha origini marocchine ma al momento sembra intenzionato a rappresentare la Francia (5 presenze nella selezione Under 18).

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La caratteristiche tecnico-tattiche e l’investitura di Kastanos: “Può diventare un campione”

Reda Belahyane è un centrocampista molto rapido e dal baricentro basso ed è dotato di una tecnica sopraffina. Il ventenne si è messo in mostra soprattutto nel ruolo di mediano e ha rapito l’attenzione degli amanti del calcio per la sua tranquillità e qualità con il pallone tra i piedi. Per capire di che calciatore si tratta basta guardare l’incredibile giocata contro il Genoa: pressato da due avversari sulla linea di fondo, Reda riesce a liberarsi di Vitinha con un folle tunnel di suola e poi, con l’interno del piede destro (il suo preferito), smarca anche Andrea Pinamonti.

Nonostante non sia alto (173 centimetri), ha molta fisicità e riesce a contrastare anche avversari di stazza superiore grazie alla sua aggressività e sfrontatezza. Belahyane non si limita a fare il ‘compitino’ ma ama verticalizzare per mandare in porta i propri compagni di squadra oppure condurre il pallone in avanti (il dribbling su Ricci e l’imbucata con il contagiri per Livramento durante Hellas Verona-Torino ne sono il manifesto). È stato lui stesso a descrivere le sue caratteristiche: “Ho scelto il numero 6 perché rappresenta i giocatori solidi, che portano via il pallone agli avversari ma sanno anche gestirlo – disse in un’intervista a L’Arena -. Il ‘6’ rappresenta il mio stile di gioco”.

È un ragazzo molto giovane e mi ha impressionato fin da subito per la personalità e la sfrontatezza con cui va su tutti i campi – le parole dell’allenatore Zanetti –. Sarà un altro crack preso da Sogliano, ne sentiremo parlare”. “Ha fatto un’altra partita incredibile – disse il tecnico al termine della sconfitta per 2-1 contro la Lazio. È un giocatore importante e ha grandissima personalità, tecnica e lettura del gioco. Ho paura che me lo portino subito via…”. Anche Grigoris Kastanos, suo compagno di squadra, è rimasto stregato: “Può diventare un campione. È un giocatore forte e ha personalità, con la testa giusta diventerà grande”.

“Oltre alla tecnica ha sviluppato altre qualità come l’aggressività e lo spirito combattivo – affermò Manuel Pires, responsabile del settore giovanile del Nizza -. Solo il futuro ci dirà se potrà giocare da 6, da 8 o da 10, ma ha il talento per essere al centro del gioco: recupera palloni, li porta fuori in modo pulito e non ha paura di ricevere la palla in situazioni difficili”.

Per caratteristiche tecniche e stile di gioco ricorda Ismaël Bennacer e Stanislav Lobotka e all’Hellas Verona potrebbe ripercorre le orme di Jorginho, il quale si mise in mostra proprio nel club scaligero e successivamente si affermò nel panorama mondiale tra Napoli, Chelsea, Arsenal e Nazionale. “Il mio modello è N’Golo Kanté – rivelò Belahyane . Di lui mi piace molto lo spirito di squadra. Fuori dal campo è sempre calmo ma quando entra nel rettangolo di gioco diventa aggressivo. È il mio idolo fin da bambino”.

“Chi ben comincia è a metà dell’opera” recita un noto proverbio e se così fosse vedremo molto presto Reda Belahyane in un top club europeo. Intanto però godiamocelo nella nostra Serie A e apprezziamo da vicino la bellezza di un artista destinato a diventare grande.