Hysaj, il caso e il Napoli per papà

Marek Hamsik, Raul Albiol, Kalidou Koulibaly e ora, “battezzato” come al solito da un tweet del presidente Aurelio De Laurentiis, è arrivato anche il rinnovo di Elseid Hysaj. Per ritrovare il sorriso dopo la brutta sconfitta di domenica a Bergamo, in casa Napoli si brinda per il prolungamento dell’albanese: contratto fino al 2021 e clausola da 50 milioni di euro spendibile solo per i club esteri. Il modo migliore per cautelarsi ed evitare nuovi scenari da… alta infedeltà.

Giunto da Empoli in punta di piedi, Hysaj è andato al di là dello status di “pupillo del mister” con cui era stato presentato e si è guadagnato fin da subito un posto fisso nello scacchiere azzurro guidato da Maurizio Sarri. Merito di una discreta tecnica che, unita alla grande corsa e ad una buona duttilità, fanno del classe 1994 un tassello imprescindibile per i partenopei e decisamente ambito anche al di fuori del San Paolo: Atletico Madrid, Bayer Leverkusen e Chelsea sono infatti solo alcuni dei club che negli ultimi mesi hanno bussato alla porta del patron di “FilMauro” al fine di presentare ricche offerte.

Una carriera in ascesa che nasce da questioni extra-calcistiche, visto che a portarlo all’Empoli non è nient’altro che… il caso: cresciuto a Shkodra senza il padre Gezim, emigrato verso il nostro paese per cercare fortuna, Hysaj viene prima di tutto segnalato al procuratore Marco Piccioli. A suggerirlo è lo stesso genitore, muratore, che si trova a casa dell’avvocato per dei lavori: all’epoca il terzino è un bambino, ha solo dieci anni, così gli viene detto di aspettare i 14. Passano gli anni e Elseid cresce nella squadra della propria città fino a quando, nel 2008, Piccioli viene ricontattato e mantiene la parola data: durante i provini il ragazzo stupisce tutti e, quando la Fiorentina non riesce a tesserarlo per problemi burocratici, l’Empoli fiuta l’affare ingaggiandolo per soli 50mila euro.

Il resto, dopotutto, sono capitoli già noti. Chi l’avrebbe detto, però, che da quell’incontro del tutto casuale sarebbero state gettate le basi per mettere in mostra il giocatore albanese più importante di sempre: ecco, forse papà Gezim. Che si goda lui più di ogni altro, allora, il rinnovo di suo figlio…