Sembrava impossibile, ma alla fine Lecce-Cagliari si è giocata. Eccome se si è giocata. Nonostante il terreno di gioco in precarie condizioni le due squadre se le sono date di santa ragione. Colpo su colpo letteralmente. Lo scontro spartano fra Olsen e Lapadula ha indirizzato la partita, favorendo il ritorno degli uomini di Liverani che hanno saputo cogliere l’occasione. La salvezza non è un sogno, ma chiaramente non è neanche scontata: decisivo sarà il periodo che partirà da domenica contro la Fiorentina. I salentini dovranno farsi trovare pronti, altrimenti il Natale rischia di essere indigesto e colmo di brutti pensieri.
Un punto per ripartire
Il Lecce ha trovato un pareggio quasi insperato, che consente ai giallorossi di muovere sì la classifica, ma non di respirare pienamente aria pulita: la zona retrocessione tallona i ragazzi di Liverani. D’altronde nessuno, nemmeno il più positivo dei tifosi, avrebbe potuto realmente pensare ad un campionato diverso: il Lecce era, è, e sarà destinato a soffrire fino allultimo per poter arrivare alla salvezza.
L’ultima partita del Via Del Mare ha dimostrato come i salentini non mollino mai e che venderanno cara la pelle contro chiunque. Non abbattersi mai, soffrire e cercare di risalire la torbida corrente. Questo potrebbe essere il motto degli uomini di Liverani che hanno raccolto fin qui 11 punti, nonostante un calendario non agevolissimo soprattutto in casa.
La partita contro il Cagliari poteva essere ripresa solo approfittando di eventuali episodi favorevoli. Episodi che sono arrivati e che sono stati immediatamente sfruttati da Lapadula e compagni, aiutati anche da un Cagliari inesperto e ingenuo a gestire certi momenti decisivi della partita. Un punto, quello contro i sardi, che deve far sperare e che deve essere solo l’inizio di una serie di risultati utili di cui il Lecce ha assolutamente bisogno per poter ambire alla salvezza.
Momento decisivo
Il pareggio di San Siro con il Milan e quello del Via Del Mare con la Juventus devono essere assolutamente impreziositi da vittorie, che d’altra parte stentano ad arrivare. Gli uomini di Liverani non vincono, infatti, dal lontano 25 settembre in trasferta con la Spal, mentre in casa capitan Lucioni e compagni non hanno ancora assaporato il sapore della vittoria in questo campionato.
Nonostante questo l’ambiente non si è per niente destabilizzato, la proprietà è sempre stata accanto ad un allenatore giovane e alla prima esperienza in Serie A, convinta che i risultati arriveranno magari a partire dal prossimo turno. Il campionato del Lecce da domenica entrerà definitivamente nel vivo: Fiorentina a Firenze, e poi tutta una serie di scontri diretti con Genoa, Brescia, Bologna e Udinese ci diranno se il Lecce potrà fare della salvezza non solo un sogno, ma un vera e solida realtà.
Alla ricerca degli uomini chiave
Liverani in questo inizio di campionato tra infortuni e squalifiche ha raramente potuto disporre di tutta la rosa. Le assenze via via si sono moltiplicate. A Falco, Mancosu, Babacar e Mayer si sono aggiunti il probabile infortunio muscolare di Rossettini e la possibile lunga squalifica di Lapadula.
Sicuramente le assenze di Pippo Falco e di Marco Mancosu, vista la loro centralità, hanno influito certamente sulla mole di gioco prodotta dai giallorossi. Una squadra fisica che lotta su ogni pallone ha infatti bisogno dell’estro e della fantasia dei suoi uomini chiave che la scorsa stagione hanno trascinato il Lecce nel campionato di massima serie, e che quest’anno hanno un nuovo difficile obiettivo: mantenere il Lecce in Serie A.