Il più grande spettacolo dopo il Big Bang

Una media di 30.000 spettatori, con picchi di 45.000 fino ad arrivare al delirio di 100.000 paganti previsti per l’ultima tappa di Linate: tutti in piedi per il Re dell’estate. Al Jova Beach Party non si va a vedere un concerto, si va in pellegrinaggio a vedere Jovanotti. In determinati casi si tende a mistificare le cose per aumentare l’hype sull’evento che si sta descrivendo, in questo caso invece ogni rappresentazione enfatica della realtà è pura verità. Ne ha fatta di strada quel ragazzino che faceva il DJ per guadagnarsi da vivere. Probabilmente neanche il suo talent scout Cecchetto avrebbe potuto intravedere una stella così luminosa, guardando il cielo di Milano dove lo scoprì.

Jova-Beach-Party

I messaggi dei concerti

Concerti in palazzetti, stadi, fino ad arrivare alla spiaggia come epilogo perfetto dei suoi spettacoli. Spettacolo che rimanda a Woodstock, perché per la nostra generazione la cosa più vicina alla stagione sessantottina si chiama Jova Beach Party: in comune c’è un senso di ribellione contro le ingiustizie, contro le convenzioni e l’omologazione. Con Jovanotti che salta da un palco all’altro, diffondendo messaggi di speranza, dando l’esempio su temi sensibili come quello dell’inquinamento. Dieci ore di show in ogni tappa del tour, con artisti di ogni genere che si  sono alternati senza pausa: da Morandi a Muccino, passando per Brunori tutti, hanno interagito con Jova.

L’artista che si è adattato ad ogni condizione atmosferica: dal sole asfissiante di Castel Volturno alle piogge di mezz’estate di Lignano Sabbiadoro e Montesilvano. Il tutto con il trasformismo che da sempre  contraddistingue la sua carriera perché nelle sue tappe abbiamo assistito a momenti di “Tensione evolutiva” e di “Romanticismo fino alla noia“. Un tour di apoteosi e riflessioni, di alti e bassi, di razionalità e irrazionalità. 

I sentimenti raccontati

I suoi monologhi che sembrano tratti da un film, come quando parlando della felicità dice: “Nutrirà anche un po’ i momenti difficili, un po’ come l’estate. Se ce la portiamo dentro anche quando fa freddo, il nostro cuore si mantiene caldo. Quando siete felici, fateci caso”. 

Della luna ci parla con una passione sconosciuta a chi è abituato a vedere le cose con distacco. Lo fa lasciando entrare i fan nel suo mondo e nei suoi ricordi d’infanzia.

Dell’amore ci parla con occhi pieni di ammirazione per la donna della sua vita a cui ha tributato una della canzoni più belle nella storia della musica italiana. Francesca lo segue come un’ombra in ogni spostamento, ricordandoci che dietro un grande uomo è presente sempre una grande donna.

Non ha ancora svelato se ci sarà un seguito a questo tour, se la spiaggia sarà stata la location di una sola estate. In ogni caso lo show difficilmente uscirà dalla testa e dal cuore di chi ha potuto partecipare a questa festa, una “figata pazzesca” per raccontarla con lo stesso linguaggio del Peter Pan di Cortona.