Ciro Immobile, attaccante più prolifico del nostro campionato con 36 gol realizzati, ha vissuto una stagione straordinaria, trascinando insieme ad altri elementi di spicco la Lazio ad un passo dal sogno scudetto. A consacrare questa come la sua miglior stagione è anche l’indiscussa vincita della Scarpa D’Oro, messa in cassaforte superando campioni del calibro di Messi, Lewandowski e Ronaldo, ma anche di astri nascenti come Werner ed Haaland.
A 30 anni, Ciro Immobile, ha raggiunto l’apice della carriera e della forma, e si è raccontato attraverso i microfoni di Sky Sport svelando sensazioni, retroscena e progetti del futuro. Qui di seguito l’intervista completa.

L’intervista completa
Cosa significa vincere la Scarpa d’Oro?
“Una soddisfazione incredibile, dietro c’è tutto il lavoro personale, di squadra e dello staff. Poi rileggere tutti i nomi che l’hanno vinto ultimamente, fa venire ancora di più la pelle d’oca”.
Dove è migliorato Ciro Immobile?
“Di testa, tra i 28 e i 32 anni gli attaccanti raggiungono il massimo della forma e della maturità. ho sfruttato il momento positivo mio e della squadra in un’annata molto difficile anche a livello mentale, per tutto quello che è capitato. Quando vai in difficoltà gli anni all’estero aiutano e fanno capire ancora di più che devi fare un passo avanti se vuoi restare nella storia. Questo mi ha dato una grande spinta”.
Fino a diventare il terzo marcatore di sempre in maglia biancoceleste.
“Quando superavo un calciatore che aveva fatto la storia della Lazio l’ho sempre scoperto poi, a fine partita. So che Piola e Signori sono là davanti e ho superato Chinaglia che per la Lazio è stato come un dio. Piano piano, con l’aiuto dei compagni, riusciremo a fare ancora un passettino avanti”.
Firmare a vita cosa significherà per te?
“Quando ti trovi così bene con la città, i tifosi, la società, l’allenatore e i compagni poi diventa difficile prendere altre strade. Sono finiti quattro anni di lavoro, adesso con il rinnovo ne inizieranno altri quattro. Con la Champions dentro, nuove motivazioni: la carica giusta per ripartire, anche perché la Lazio non gioca questa competizione da tanti anni. Dobbiamo fare bella figura. E ho più fame di prima”.
Ci saranno tanti assist per te: oltre a quelli di Luis Alberto stanno arrivando anche quelli di David Silva.
“Ci sarà da divertirsi. A Luis Alberto, Milinkovic e Correa si aggiunge un altro campione dai piedi d’oro. Sicuramente non mi posso lamentare dei compagni che già ho, se ne arriva uno in più ben venga”.
Resta il sogno scudetto, più una Champions importante?
“La società con i nomi che circolano sta facendo grandi cose sul mercato, con questi obiettivi. La Lazio oggi ha raggiunto un livello tale per cui deve essere competitiva su più fronti e dobbiamo prenderci le responsabilità giuste. Quest’anno senza lockdown avremmo fatto un finale di campionato diverso e quindi questo ci deve dare la consapevolezza di poter stare lì tra le grandi”.
Che rapporto c’è con Simone Inzaghi?
“Siamo cresciuti insieme. Abbiamo iniziato un percorso bellissimo che ci ha portato grandi risultati. Ora troviamo ancora più motivazioni: la Champions e il campionato appena concluso ci devono dare la carica giusta. Poi Inzaghi saprà bene come farlo”.
Chi invece continua a segnare anche a campionato finito è Lukaku.
“Sta vivendo un finale di stagione impressionante. Ho visto la partita contro il Bayer, ha tenuto botta contro tutti: fa bene alle squadre italiane come l’Inter per andare avanti in Europa”