Henrikh Mkhitaryan non ricopre di certo un ruolo primario in questa Inter, ma come uomo spogliatoio non se la cava poi così male. Arrivato dalla Roma con un trofeo in bacheca, sapeva che avrebbe incontrato difficoltà nel ricucirsi uno spazio nello scacchiere di Simone Inzaghi vista la concorrenza, ma l’infortunio di Brozovic e il suo conseguente calo nel rendimento hanno cambiato le carte in tavola. In un’intervista rilasciata a DAZN nel format 1 vs 1, il 77 armeno ha dichiarato che, nonostante i tanti punti di svantaggio nei confronti del Napoli, la squadra continuerà a credere nello scudetto fino alla fine promettendo, in caso di successo, una canzone di Al Bano cantata da lui stesso. L’ex Arsenal ha anche toccato altre numerose tematiche, tra le quali anche l’addio di Skriniar e il doppio derby vinto in meno di un mese.

Il sogno scudetto
“Sogno di vincere il 20esimo scudetto con l’Inter e prometto che, se dovesse accadere, canterò una canzone di Al Bano. A inizio anno ci sono stati momenti di confronto nello spogliatoio, ma siamo una famiglia e tutto può succedere. L’importante è che ci siamo parlati e accordati su come andare avanti, lottando per questa maglia. I primi critici siamo noi stessi, sapevamo dove avremmo potuto migliorare a inizio stagione, ci siamo capiti. Alla fine non importa cosa sia successo all’inizio, l’importante è cosa possiamo fare in futuro”.
I due derby vinti
Sapevamo di avere due derby e volevamo vincerli. Il primo in Supercoppa, un titolo da vincere, siamo molto contenti. Con quella fiducia ci siamo preparati anche per il 5 febbraio, abbiamo dimostrato che meritavamo di vincere anche quella partita. Siamo contenti che Milano sia nerazzurra. Siamo stati un po’ sorpresi, ma eravamo pronti. Siamo stati veramente superiori ai nostri avversari”.
Le critiche di inizio anno
“I primi critici siamo noi stessi, sappiamo dove potevamo fare meglio. Ci siamo parlati e capiti, alla fine non importa cos’è successo prima, l’importante è cosa possiamo fare in futuro. Non vi dirò tutti i segreti, ma ci siamo parlati in spogliatoio. Quello che succede rimane lì, siamo una famiglia, ci siamo messi d’accordo di andare avanti e continuare a lottare per la maglia e la squadra”.
L’addio di Skriniar
“Parlo per me, sono molto triste che andrà al PSG, ma devo solo accettare la sua scelta. La carriera è sua, lui è responsabile delle sue scelte. Devo solo ringraziarlo per questi mesi, meritava la fascia da capitano, ora ce l’ha Lautaro. Il nostro capitano è sempre stato Handanovic. Skriniar anche senza fascia è e sarà fortissimo”.