La notizia del giorno è quella che riguarda sicuramente Mauro Icardi e l’Inter. L’argentino, di comune accordo tra società ed allenatore, non è più il capitano della squadra. La fascia sarà data immediatamente a Samir Handanovic. Un terremoto in casa nerazzurra, che se non gestito adeguatamente, potrebbe destabilizzare tutto l’ambiente. Nella conferenza stampa prima della gara di Europa League con il Rapid Vienna, mister Spalletti ha toccato l’argomento, dando anche delle spiegazioni su questa pesante decisione. Riportiamo di seguito le sue parole.
INTER, SPALLETTI: “DIFFICILE COMUNICARE LA DECISIONE A MAURO MA ERA CONVOCATO”
In conferenza, Spalletti ha confermato quanto rivelato a Sky Sport poco prima: Icardi era stato convocato, ma il giocatore ha deciso di non partire con la squadra. Questi i tratti salienti:
“Noi dobbiamo concentrarci sulla partita. Detto questo è stata una scelta difficile e dolorosissima, tutti conoscono il valore del nostro ex capitano. Ma è una scelta condivisa con tutte le componenti della società, fatta esclusivamente per il bene dell’Inter a 360°. Dopo Parma sono stato mal interpretato, io non mi occupo di contratti. Per quello che è successo, però, era evidente che certe cose che contornano il ragazzo andavano messe a posto e la reazione di oggi, quella di non rispondere alla convocazione, lo evidenzia. Certe cose mettono in imbarazzo la squadra di cui lui era capitano e la società. Per quanto mi riguarda finisce qui, poi magari in settimana parleranno i direttori e tutti gli altri. La scelta di non venire in trasferta con la squadra è stata sua, comunque“.
Poi, ancora sull’assenza di Icardi domani:
“Eventuali decisioni in merito sono cose successive, vedremo cosa scaturirà da queste prese di posizione. Da un punto di vista tecnico e di gestione del calciatore non cambia niente, è tutto come prima. Ma questa difficoltà, questo imbarazzo, si era creato ed è stato deciso di fare così. Noi vogliamo utilizzare il ragazzo per le sue qualità, perché è un calciatore forte e purtroppo domani non ci sarà. Ma al suo posto ci sarà uno altrettanto forte, il suo soprannome, ‘El Toro’, non è dato a caso. Noi domani avremo bisogno fin da subito di Lautaro e ci aspettiamo la stessa forza e lo stesso contributo che ha sempre dato”