Italia, ora si fa sul serio: a Torino arriva la Spagna

Tutti noi abbiamo ancora negli occhi quel 2-0 ad Euro 2016, quella partita perfetta che, nonostante tutto, ci ha fatto tornare ad essere orgogliosi di essere italiani, almeno per novanta minuti. Queste sono le sensazioni che rievoca questo Italia-Spagna valido per le qualificazioni ai mondiali di Russia 2018. Ebbene, se quella partita sancì non solo che l’Italia di Conte c’era ed era molto forte; questa dovrà sancire che la nuova Italia, quella di Ventura, c’è ancora e che soprattutto sarà ai prossimi mondiali. Magari stavolta non solo da comparsa.

SFIDA PER LA TESTA DEL GIRONE

Possiamo già parlare di “spareggio mondiale”, visto che da quest’anno sono cambiate le regole dei gironi di qualificazione e sarà solo la prima classificata a staccare il biglietto per Russia 2018, la seconda dovrà invece disputare prima i play-off. Andiamo dunque a vedere come le due squadre arrivano a questa sfida.

VENTURA SI AFFIDA ALLA VECCHIA GUARDIA

La nostra nazionale, come già detto, ha cambiato il CT ed ha iniziato non benissimo a dire il vero: una brutta sconfitta in casa contro la Francia in amichevole ed una vittoria sofferta contro Israele. Non facciamoci però prendere dal solito pessimismo che aleggia sulla nostra selezione, erano solo le prime due partite e lo stesso Ventura ha detto che sicuramente vedremo dei passi avanti in quanto i giocatori avranno 5 o 6 partite in più sulle gambe rispetto ad un mese fa. Possiamo inoltre contare su una delle più grandi eredità di Conte: un gruppo estremamente unito, voglioso di compensare i limiti tecnici con la grinta e l’organizzazione tattica. Per quanto riguarda la formazione che scenderà in campo, mister Ventura si affida al classico 3-5-2 con Barzagli e Bonucci sicuri davanti a Buffon, per l’ultimo posto in difesa è ballottaggio tra Astori e Romagnoli, che sembra stia crescendo insieme a tutto il Milan di Montella. Gli esterni di centrocampo saranno Florenzi e De Sciglio, mentre i tre al centro saranno Bonaventura, De Rossi e Parolo. Pertanto si accomoda in panchina il nostro giocatore più talentuoso, Marco Verratti, pronto ad entrare e illuminare la manovra azzurra a gara in corso. Il tandem d’attacco sarà, ancora una volta, composto da Eder e Pellè che hanno dimostrato di intendersi a meraviglia durante e dopo gli europei. 

ESPERIENZA E QUALITÀ PER LOPETEGUI

Anche la Spagna ha cambiato allenatore: Del Bosque ha lasciato con due europei e un mondiale conquistati dal 2008 al 2012. Il ciclo però, come dimostrato nella disastrosa spedizione in Brasile nel 2014, sembrava giunto al termine e per questo è stato chiamato Julen Lopetegui, che dovrà dare nuove motivazioni e nuovi obiettivi ad una squadra che negli ultimi tempi sembra avere la pancia piena. A proposito di motivazioni, ci sarà da vendicare il 2-0 subito agli europei. Allora gli uomini di Conte prevalsero fisicamente e tatticamente su un Spagna che raramente è stata così in difficoltà. Il modulo scelto da Lopetegui per scombussolare l’organizzazione dei padroni di casa è il 4-3-3. Ci sarà De Gea tra i pali e Sergi Roberto, Ramos, Pique e Jordi Alba in difesa. A centrocampo giocheranno Busquets, Thiago Alcantara e Iniesta. Il tridente sarà composto da David Silva, Callejon, che ha ritrovato la nazionale grazie ad un ottimo avvio di stagione nel Napoli, e Diego Costa. Quest’ultimo favorito sull’ex juventino Morata, un po’ in ombra nel Real Madrid.

Appuntamento questa sera allo Juventus Stadium, dove ci si gioca una buona parte della qualificazione e dove si potrà vedere a che punto sono i lavori nel “cantiere azzurro”, che dovrà essere pronto tra meno di due anni.