Un inizio di campionato movimentato per la Juventus di Allegri. Sono arrivati i 3 punti sia contro il Cagliari che contro il Genoa. Fattori in comune sicuramente il VAR che per ben due giornate consecutive concede un rigore contro i bianconeri e l’esplosività dell’attacco dei campioni d’Italia che ha già messo a segno 7 reti. In più la riproposizione della difesa a quattro con Rugani e Chiellini che, specie nel primo tempo della partita contro il Genoa, non ha funzionato come avrebbe dovuto.
I giocatori di Juric hanno messo in grande difficoltà, soprattutto nei 45 minuti iniziali, la difesa bianconera. Abbiamo visto spesso i rossoblu partire in contropiede, recuperare palla – causa svarioni juventini in impostazione – e darla subito sui piedi di Galabinov. L’attaccante bulgaro è stato impeccabile ad andare incontro alla palla avvicinandosi al centrocampo e ad allargare subito il gioco su una delle due fasce per Pandev o Taarabt che affondavano creando problemi alla retroguardia bianconera.
PER LA JUVENTUS DIFFICOLTÀ CON LA DIFESA A QUATTRO, SPECIE CON ALCUNI SUOI INTERPRETI
Meriti del pressing e della buona visione di gioco dei genoani? Sicuramente.
Demeriti in impostazione dei bianconeri? Anche.
Ma il punto cardine è che situazioni del genere in partita possono capitare – magari non per una buona mezz’ora di primo tempo – solo che la Juventus è sembrata eccessivamente in difficoltà, e se la partenza di Bonucci può aver scosso leggermente gli equilibri difensivi, anche il passaggio ormai sempre più definitivo alla difesa a quattro, con solo due centrali, ha influito.
Torniamo per un attimo alla difesa a tre di Conte: con la BBC spesso in situazioni del genere Bonucci saliva molto alto a seguire la punta avversaria e la anticipava. Se andava bene interrompeva l’azione avversaria, se andava male commetteva fallo rischiando il giallo ma l’azione si interrompeva comunque, se andava “a liscio” fortunatamente per lui dietro c’erano ancora Barzagli e Chiellini.
Giocando a quattro va da sé che numericamente tutto questo salti. Se il difensore liscia l’intervento lascia dietro un solo centrale a dover difendere contro più attaccanti avversari. Considerando anche che Chiellini è spesso irruento e probabilmente Rugani non ha ancora la personalità necessaria per fare questo tipo di giocata, l’anticipo sull’attaccante avversario non si è visto ed è questo che ha permesso al Genoa di spadroneggiare in contropiede nella metà campo juventina in buona parte del primo tempo.