La stagione in corso potrebbe non essere l’ultima della leggendaria carriera di Gianluigi Buffon. In un’intervista a La Repubblica il portiere della Juventus esterna i propri dubbi sull’appendere i guantoni al chiodo o meno.
“VOGLIO IL BENE DELLA JUVE”
“Nella vita nulla accade per caso. La sosta mi ha fatto bene, mi ha inviato un messaggio chiaro, mi ha costretto a pensare. Oggi sento dentro di me un desiderio di competere anomalo per la mia età. Incontrerò presto il presidente Andrea Agnelli e ne parleremo”.
La porta bianconera, intanto, è al sicuro con Szczesny: “Voglio il bene della squadra, capire che tipo di vestito posso indossare, se la Juventus pensa che io possa essere ancora importante. Mi piacerebbe ma la soluzione migliore va trovata con la società. Dobbiamo costruire assieme, se possibile, un percorso logico e condiviso. Certo è che non voglio diventare un problema né per la Juve né per i miei compagni. Se sarei disposto ad accettare anche un’alternanza tra i pali con Szcsesny? Ho sempre dato spazio agli altri. Sono contento per lui. È un grande portiere e se dovessimo vincere il campionato gran parte del merito sarà suo. Come suo sarà il futuro”.
E il suggerimento di Lippi: “Qualche giorno fa ho chiesto consiglio a Lippi. Ci siamo sentiti al telefono. Prenditi un anno sabbatico, mi ha detto Marcello, guarda il mondo del calcio dall’esterno e con un po’ di distacco, cerca di capire che cosa ti interessa veramente. Ripeto: non cerco un porto sicuro, meglio avere addosso un po’ d’ansia. Ho sempre convissuto con la paura, invecchiando ho imparato a tenerla a bada, sono diventato più umile. Dopo, mi rimetterò a lavorare.Tutto qui. Se diventerò allenatore, non sarò l’allenatore di un club. Ho una compagna (la giornalista Ilaria D’Amico, ndr), tre figli che adoro e alle spalle ventotto anni di vita quotidiana organizzata dagli altri minuto dopo minuto. Vorrei prendermi il lusso della noia. Ci sono momenti nel quali desidero essere solo, ma solo solo. Mezze giornate mie in cui posso fare di tutto, durante le quali nulla mi è proibito”.