Alla vigilia della finale di Coppa Italia che vedrà scontrarsi Juventus e Napoli, Maurizio Sarri non le manda a dire. È la prima conferenza stampa pre-match dopo il Coronavirus e a Vinovo il tecnico bianconero presenta la sua finale. Una finale dolceamara, senza l’appoggio dei suoi tifosi e senza i (probabili) fischi dei suoi ex, i napoletani. Ma fondamentale, perchè è la sua occasione per vincere un trofeo “importante” in Italia e l’occasione per la Juventus di portarsi a casa il primo successo stagionale.
Diversi i temi trattati, dalle condizioni fisiche chiaramente debilitate dalla realtà post Coronavirus alla formazione prevista per domani, passando per l’importanza personale di questo papabile trofeo, agli occhi degli altri.
Condizione fisica e attacco
Sulle prestazioni della squadra, il tecnico bianconero ha poco da dire: “In cinque giorni la condizione fisica non cambia, in un momento particolare le partite sono tutte particolari e difficilissime. Ho visto un Napoli che ha provato a prendere gli avversari prima e poi aspettarli, sono una squadra difficile da affrontare. In certe partite sa esprimersi su alti livelli, ha battuto noi, l’Inter e pareggiato col Barcellona”, come riporta Goal.
E su chi schierare domani: “Non che con l’altra posizione diamo molti riferimenti, i ragazzi son liberi in avanti. Sì, stiamo provando anche con la soluzione di Dybala falso nove. Ronaldo contro il Milan ha fatto come il resto della squadra, bene e poi si è affievolito come il resto della squadra. Ma questo periodo è normale”.

“Ho fatto otto promozioni sul campo”
A un anno dalla vittoria dell’Europa League con il Chelsea, ecco arrivare il primo banco di prova tutto italiano. Un’occasione importante per poter vincere “davvero”, dicono, ma Sarri non la pensa così: “Mi girano leggermente i coglioni quando si dice che in Italia non abbia vinto niente, perchè si parla solo di altissimi livelli. Io ho fatto otto promozioni sul campo da una categoria all’altra senza saltarne neanche una. Solo in C1 ho fatto i playoff. È poco visto dai giornalisti abituati a parlare di Champions, ma è difficilissimo nelle categorie inferiori”.
E sulla finale contro il Napoli – tutte le informazioni qui – : “E’ chiaro che in tutti noi c’è la voglia di vincere trofei importanti per tifosi. Non ho retro-pensieri sugli avversari. La finale che avrei voluto è perchè siamo in finale, ora sono concentrato solo su di noi. E’ il momento di tirare fuori tutto quello che abbiamo”.